Morte Santo Romano. Ferrante: "Non possiamo rassegnarci alla violenza"

Il sottosegretario: "Nostro obiettivo sottrarre le piazze al crimine"

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Napoli.  

 "La morte di Santo Romano, il 19enne ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, è una terribile tragedia che scuote le nostre coscienze. Non possiamo e non dobbiamo rassegnarci alla violenza. Il nostro obiettivo dev'essere quello di sottrarre le piazze al crimine e restituirle ai cittadini, affinché si fermi questa lunga scia di sangue e non ci siano più giovani vite strappate alla nostra comunità". Lo afferma il deputato napoletano e sottosegretario di Stato al Mit, Tullio Ferrante, che ieri ha preso parte alla fiaccolata per ricordare Santo Romano e alla riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico convocata dal Prefetto di NAPOLI presso la sede del Municipio di San Sebastiano al Vesuvio. Presenti anche il Sindaco e associazioni del territorio. "L'emergenza sicurezza va affrontata in sinergia tra istituzioni, terzo settore, forze dell'ordine e sistema scolastico. Per questo, accanto ad un maggior presidio militare nelle piazze più difficili, ho voluto proporre un tavolo interistituzionale dedicato ai temi educativi e sociali. Perché - aggiunge Ferrante - la migliore deterrenza non può prescindere dal fattore culturale e sociale. Gli investimenti nella programmazione formativa e culturale sono infatti alla base del lavoro che dobbiamo portare avanti per stroncare la rete malavitosa che minaccia i nostri ragazzi. Il presidio del territorio è poi fondamentale per garantire le funzioni di controllo e prevenzione, soprattutto nei luoghi dove c'è maggiore concentrazione di giovani. Ringrazio il Prefetto Michele di Bari per la costante presenza e l'encomiabile impegno a favore della legalità. Il mio pensiero va ai familiari e agli amici di Santo: è nostro dovere non lasciarli soli, lo Stato è e sarà sempre al loro fianco", conclude il Sottosegretario.