I finanzieri del comando provinciale Napoli hanno richiesto all'Agenzia delle entrate la chiusura di 229 partite iva, ritenute prive di consistenza economico/imprenditoriale e utilizzate unicamente per commettere frodi fiscali, a danno del bilancio nazionale.
E' quanto emerge al termine di una serie di attività investigative delle fiamme gialle di Frattamaggiore sul cosiddetto "SuperAce", per l'indebita fruizione di crediti in materia di aiuti alla crescita economica
Nel mirino della Procura di Napoli Nord oltre 800 attività, tra società e imprese individuali, con il sequestro di oltre 117 milioni di euro. Secondo gli investigatori 229 di quelle imprese erano di natura prettamente "cartolare", anche inadempienti agli obblighi fiscali, nonché prive di fatturato attivo e passivo.
L'ultima decisione spetta ora all'Agenzia delle entrate, dopo che gli indagati potranno essere invitati a comparire di persona per esibire la documentazione di verifica dell'esercizio dell'attività.
Procura e Guardia di finanza hanno sottolineato come la chiusura delle partite Iva fasulle rappresenti "uno strumento di carattere preventivo in quanto permette, da un lato, di eliminare dal sistema economico le imprese che violano in modo sistematico gli obblighi fiscali, alterando le regole della concorrenza e del mercato, dall’altro, di subordinare, per l’eventuale avvio di ulteriori iniziative imprenditoriali, la presentazione di un’idonea garanzia per l’Erario".