Crollo alla Vela Celeste, Gasparri: "I responsabili hanno nomi e cognomi"

Durissimo affondo del presidente dei senatori di Forza Italia

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Napoli.  

"Per quanto riguarda il crollo di Scampia da molto tempo si stava discutendo delle vele da abbattere. Alcune sono state demolite, altre sono in programma. Spesso si ripropone il tema anche a Roma. Mentre abbiamo un'edilizia popolare del primo Novecento che viene celebrata nei convegni, come quella della Garbatella, che è stata costruita quando le tecnologie erano meno avanzate di oggi, in altre abbiamo zone di degrado, come Tor Bella Monaca, con un modello urbanistico post '68. Si discusse se ricostruire nuovi edifici o abbattere quelli in essere. Progetti non facili da attuare in edifici nei quali abitano migliaia di persone. Questo vuol dire che qualcosa nella costruzione delle nuove periferie non ha funzionato". Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri ad Agorà Estate su Rai3.

"Ho letto un noto scrittore, Saviano, criticare l'attuale governo di centrodestra per la vicenda di Caivano. Ora a Scampia si vive un momento di dolore per le vittime, le persone ancora lottano tra la vita e la morte, ma io mi chiedo chi ha amministrato queste zone degradate, come NAPOLI e la Campania. Se la discussione sul modello urbanistico può essere più di ordine culturale e sociale, le responsabilità sulla malagestione che ha visto il governo di centrodestra dover intervenire, ad esempio, a Caivano, ha nomi e cognomi, a partire da De Magistris, Bassolino, fino ai responsabili dei giorni nostri, come De Luca".