Terra dei Fuochi, bene dialogo: Vescovi sentinelle degli impegni presi

La riunione convocata dal Prefetto di Napoli, d’intesa con quello di Caserta

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Terra dei Fuochi: bene dialogo tra istituzioni. Vescovi sentinelle degli impegni presi. Da oggi 30 giorni per procedere poi a denunciare il MInistero dell'ambiente...

Acerra.  

La riunione convocata dal Prefetto di Napoli, d’intesa con quello di Caserta, per approfondire le tematiche della prevenzione e del contrasto agli incendi dolosi nel perimetro della cosiddetta “Terra dei Fuochi”, stante l’approssimarsi della stagione estiva, tenutosi nell’episcopio di Acerra alla presenza dei vescovi delle diocesi ricomprese nel territorio di Acerra e Caserta, segna un importante momento di programmazione di un fenomeno che, fortunatamente, negli ultimi anni è stato brillantemente ridotto per l’attività di controllo interforze.

“Ancora una volta il vescovo Di Donna, dopo la positiva soluzione sulla quarta linea dell’inceneritore, si fa carico di mettere intorno ad un tavolo i rappresentanti di governo, regione, Comuni e i vertici dei diversi corpi delle forze dell’ordine, per non allentare l’attenzione sulla combustione illecita dei rifiuti - dichiara Andrea Piatto, portavoce consiliare di coalizione civica X Acerra”.

“La politica, in primis sindaco e amministrazione comunale, ma anche i nostri rappresentanti istituzionali regionali e nazionali, vengono ancora una volta commissariati dall’azione del vescovo, capace di mettere al centro il dialogo e la forza derivante dagli oggettivi dati sanitari ed ambientali che certificano un territorio in forte sofferenza: il nostro - aggiunge Piatto”.

“Da oggi conteremo i 30 giorni dalla richiesta di intervento statale consegnata, per il tramite del prefetto, al ministero dell’ambiente, per la definizione del danno ambientale, decorsi i quali, senza indugi ulteriori, riscontrato il protrarsi dell’inerzia, il comune di Acerra dovrà agire innanzi al competente tribunale amministrativo per il risarcimento del danno subito a causa del ritardo, già dal 2018, nell’attivazione della dovuta azione ripristinatoria dell’ambiente.