Un detenuto 32enne è stato trovato morto, nella sua cella a Poggioreale, a Napoli. Il ragazzo, originario di Secondigliano, si trovava recluso nel reparto Napoli al piano terra. Sul posto il magistrato di turno e il medico legale che avrebbero trovato segni di violenza sul corpo. Indagini sono in corso per accertare la dinamica dei fatti e individuare eventuali responsabili. Il garante dei detenuti campani, Samuele Ciambriello, assicura che saranno effettuati tutti gli esami, autopsia e tossicologico in primis, utili a verificare le cause esatte del decesso e chiede "giustizia e verità".
Il sindacato di polizia penitenziaria non esclude l'ipotesi dell'omicidio
Ancora da accertare le cause del decesso, sulle quali indagano le forze dell'ordine. Nessuna ipotesi sarebbe al momento esclusa. "Non possiamo dire nulla per ora e ci rimettiamo naturalmente alle conclusioni della magistratura - dice Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato della Polizia penitenziaria, Spp - ma se questo detenuto fosse stato vittima di un omicidio ci troveremmo di fronte al quarto caso del genere in un anno nelle carceri italiane. Non ci sono precedenti di una situazione così grave ed esplosiva. Il sistema carcerario è al collasso, serve ripartire, bisogna farlo subito, occorre l'avvicendamento immediato del sottosegretario alla Giustizia, Delmastro con persona che capisca i problemi delle carceri e assuma provvedimenti concreti. Non è stato fatto finora nulla, tranne che assunzioni di personale e acquisti di divise, cose peraltro già previste, ma nessun provvedimento reale per incidere sulla situazione drammatica accentuata anche dal numero record di suicidi. Occorre agire subito, senza indugi".