Sparatoria in città: feriti padre e figlio, fermato immigrato

E' accaduto ad Afragola: a causa dell'episodio anche la processione è rientrata in anticipo

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Afragola.  

 Un immigrato del Togo di 20 anni, incensurato, è stato fermato con l'accusa di tentato omicidio in concorso per il ferimento nella serata di ieri ad Afragola, in provincia di Napoli, di Raffaele Sepe, di 44 anni, già noto alle forze dell'ordine, e del figlio di 17 anni. Le indagini condotte dai Carabinieri della locale stazione e del Nucleo operativo radiomobile hanno appurato che ieri sera padre e figlio, mentre transitavano a bordo di un motoveicolo per il Corso Vittorio Emanuele III, avevano avuto una colluttazione con due extracomunitari, che li avevano aggrediti con colpi di pistola e con un coltello, per poi fuggire a piedi per le strade limitrofe. Poco dopo, uno degli stanieri è stato rintracciato presso l'ospedale "Villa dei Fiori" di Acerra (Napoli), dove era giunto, trasportato dal 118, con ferita d'arma da taglio al polso sinistro (10 giorni di prognosi). L'immigrato, con regolare permesso di soggiorno, è stato fermato mentre sono in corso le ricerche per identificare il complice. Padre e figlio hanno riportato ferite multiple d'arma da taglio (i colpi esplosi verosimilmente dal secondo extracomunitario non li hanno raggiunti) e sono ricoverati nell'ospedale di Frattamaggiore, non in pericolo di vita, dove erano stati portati immediatamente. Dalle immagini non è emerso che i due fossero armati. Padre, figlio e l'immigrato sono stati denunciati per rissa aggravata. La quarta persona coinvolta è in corso di identificazione. Il sopralluogo condotto a cura della sezione rilievi del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna ha permesso di repertare tre bossoli. I motivi del gesto sono ancora in corso di accertamento. Acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza. 

La colluttazione con il ferimento di tre persone nella serata di ieri ad Afragola , in provincia di Napoli, ha avuto ripercussioni anche sulla processione in onore di Sant'Antonio che si stava svolgendo nelle vicinanze. Si è deciso di far tornare in chiesa il santo ei fedeli e di non proseguire lungo il percorso già programmato, a scopo prudenziale dopo il caos che si era determinato per la rissa e il ferimento.