Duplice omicidio a Sant'Antimo, uccisi Luigi e Brigida: erano cognati

Da una prima ricostruzione, pare che a sparare sia stato il suocero di Luigi

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Sant'Antimo.  

Erano cognati le due vittime, un uomo ed una donna, uccisi stamattina a Sant'Antimo, in provincia di Napoli. Secondo quanto al momento ricostruito, i carabinieri della compagnia di Giugliano sono intervenuti a piazzetta Sant'antonio per la segnalazione di colpi d'arma da fuoco. Sul posto, a terra, c'era il cadavere del 29enne Luigi Cammisa raggiunto da diversi colpi. Negli stessi momenti i militari sono intervenuti in un appartamento di via Caruso 17. All'interno c'era il cadavere di Maria Brigida Pesacane, 24enne, anche la donna era stata colpita da alcuni colpi d'arma da fuoco. Le vittime sono cognate.  Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Giugliano e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Non si esclude alcuna traccia. Da una prima ricostruzione, pare che a sparare sia stato il suocero di Cammisa. Entrambe le vittime sono sposate coni figli del presunto killer.

Esclusa la matrice camorristica - del caso si occupa il sostituto Alberto Della Valle della Procura ordinaria di Napoli Nord - proprio il legame di affinità tra le due vittime ha spinto gli investigatori dell'Arma a concentrarsi su un movente da ricercarsi in ambito familiare. I carabinieri cercano un uomo, Raffaele Caiazzo, nato a Caserta il 22 maggio 1979, e la sua foto e' stata diffusa su autorizzazione del pm della Procura di Napoli Nord che coordina le indagini. 

Sul posto per dirigere le indagini è arrivato il pubblico ministero di turno della Procura di Napoli Nord diretta da Maria Antonietta Troncone.