Il suono più bello di questa giornata storica è stato il “Grazie” pronunciato da una donna residente in via Monte Bianco quando le ruspe hanno spento i motori dopo l’avvio della demolizione.
Questa mattina sono stati avviati gli interventi di abbattimento dell’immobile di via Monte Bianco confiscato alla criminalità organizzata. Oltre agli esponenti dell’amministrazione comunale guidata da Raffaele Bene e dagli assessori competenti, Tommasina D’Onofrio per l’Urbanistica e Marco Colurcio per i Beni Confiscati, erano presenti l’assessore regionale Bruno Discepolo, la presidente della Commissione Regionale Anticamorra Carmela Rescigno, il consigliere delegato di Città Metropolitana Salvatore Flocco, la responsabile dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Daniela Lombardi, insieme a rappresentanti delle scuole del territorio e dei Comuni limitrofi.
Le ruspe sono entrate in azione fin dal mattino sventrando prima l’accesso frontale della villa e poi permettendo l’ingresso nella struttura che diventerà nel 2024 un centro per l’infanzia con orti sociali e spazi per l’aggregazione. Nel piano finale è prevista la piantumazione di un albero, intorno al quale sorgerà il centro, e crescerà nello stesso punto del bunker dell’ex boss ora demolito.
“Oggi si è aperto più di uno squarcio di sole sul quartiere Stella e sulla città di Casoria. Quest’amministrazione è riuscita non solo ad abbattere la villa abusiva del boss, simbolo del comando sulla zona, ma anche a reperire i fondi necessari per trasformarla in un centro per l’infanzia. Le ruspe hanno spazzato via l’ombra della camorra; gli applausi e il sorriso di quella signora che mi ha aperto per complimentarsi sono il primo vagito di una rinascita che sta coinvolgendo tutta Casoria. Qui il tutto assume ancora più significato perchè avviene sulle macerie della camorra che ha oppresso questo territorio per anni” ha dichiarato il sindaco Raffaele Bene dopo il fatidico taglio del nastro.