Caro energia: il sindaco chiude una scuola. "Bimbi tutti in un plesso"

A Castello di Cisterna: bimbi della primaria spostati alla secondaria di primo grado

caro energia il sindaco chiude una scuola bimbi tutti in un plesso
Castello di Cisterna.  

Per ovviare al caro energia, il sindaco di Castello di Cisterna ( Napoli), Aniello Rega, ha deciso di chiudere l'unico plesso di scuole primarie del trasferendo i bambini in quello delle secondarie di primo grado. La decisione, si legge nell'ordinanza firmata oggi dal sindaco, permettera' i lavori per l'adeguamento energetico, ma ha comunque scatenato il malcontento tra le mamme delle cinque classi del piccolo plesso "Sciascia", che ospita solo cinque classi delle primarie, e di alcuni esponenti di opposizione del piccolo comune del napoletano, che ora presidente al sindaco di rivedere la decisione presa. Nel documento, il sindaco ha sottolineato che il provvedimento, che durera' per tutto l'anno scolastico, si e' reso necessario visto "il recente aumento delle tariffe dell'energia elettrica e gas" che sta producendo un " forte incremento dei costi a carico dell'amministrazione" e che si "prevede che il mercato energetico possa essere ulteriormente condizionato dalla recentissima evoluzione delle dinamiche internazionali". "Mi chiedo se era proprio necessario a pochi giorni dell'apertura procedere in tal senso - ha commenta in un post su facebook Davide Nocerino, capogruppo consiliare RinnoviAmo Cisterna - nel plesso Sciascia svolgono le attivita' anche diverse associazioni e mi chiedo se anche loro saranno spostati e dove. Infine, da una attenta lettura dell'ordinanza, si evince che la palestra Sciascia invece restera' aperta senza alcun ridimensionamento. Per cui, il plesso o comunque parte di esso, restera' comunque attivo e funzionante. Se vogliamo veramente iniziare a risparmiare sull' energia elettrica cominciamo con semplici accorgimenti come quello di spegnere tutte le luci dei plessi scolastici, casa comunale e comando della polizia municipale di notte. Ho notato che restano accese anche senza la presenza di nessuno".