Nuovo parroco alla "San Michele", ma il priore Gargiulo contesta il Vescovo

Fedeli in fermento a Piano di Sorrento per il trasferimento di don Pasquale Irolla a Capri

nuovo parroco alla san michele ma il priore gargiulo contesta il vescovo

Il Vescovo Mons. Francesco Alfano ha rotto gli indugi decidendo di trasferire il reggente della parrocchia. In arrivo don Antonino D'Esposito da Castellammare di Stabiam, vicario del Vescovo e attuale parroco della "Santa Maria Assunta e San Catello"

Piano di Sorrento.  

La Parrocchia di San Michele Arcangelo di Piano di Sorrento, una delle più importanti della Penisola Sorrentina, presto avrà un nuovo amministratore parrocchiale a seguito della decisione del Vescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia Mons. Francesco Alfano di trasferire l'attuale reggente, don Pasquale Irolla, che guida da sedici anni la chiesa carottese, in altra parrocchia, probabilmente Capri.

Al posto di Irolla, stando alle indiscrezioni che circolano in paese, dovrebbe giungere il vicario del Vescovo e attuale parroco della Concattedrale di Santa Maria Assunta e San Catello a Castellammare di Stabia, don Antonino D'Esposito originario della Penisola Sorrentina e braccio destro del Vescovo.

La decisione di Mons Alfano ha suscitato le proteste di Michele Gargiulo, Priore dell'Arciconfraternita "Morte e Orazione", che si è fatto interprete di quell'universo che ruota attorno alla Parrocchia di San Michele e che non vuole il trasferimento di Don Irolla, eventualità che, a loro dire, avrebbe un effetot deflagrante sulla comunità religiosa.

Secondo il priore Gargiulo, che in questo senso ha rilasciato un'ampia intervista a un settimanale locale, si tratterebbe di un'operazione di natura politica, una specie di vendetta maturata nell'ambito degli sconfitti alle elezioni amministrative locali dell'autunno 2021 e che hanno apertamente contestato a don Irolla la sua pubblica presa di posizione in favore del candidato sindaco sfidante di quello uscente e che all'esito delle urne ha prevalso.

Una lista, quella dell'attuale sindaco Salvatore Cappiello, che sarebbe stata sostenuta apertamente da don Irolla e dal suo entourage sin dalla vigilia delle elezioni con iniziative che hanno influito sulle candidatura in una o nell'altra lista.
La motivazione che, come ha ribadito l'ex sindaco Vincenzo Iaccarino oggi all'opposizione, non ha alcun fondamento ed è assolutamente strumentale rispetto ad altre questioni che riguardano gli interessi della parrocchia.

Il Priore della "Morte e Orazione" ha invocato l'applicazione del cosiddetto "diritto di patronato" per cui il parroco dev'essere eletto dal popolo in quella decine di chiese in tutto il mondo che ancora conservano questo privilegio.

La San Michele Arcangelo è una di queste, ma l'orientamento consolidato di nominare amministratori parrocchiali piuttosto che parroci da parte del Vescovo risponde alla logica di affidare una grande responsabilità a un sacerdote che resta sottoposto alla vigilanza dell'autorità ecclesiastica nell'adempimento del proprio mandato e quindi soggetto anche a verifiche sul proprio operato oltre che sulla mission ecclesiastica.
Per la domenica del Corpus Domini è atteso l'annuncio del nuovo Parroco.