di AnFan
Colpi di pistola a pochi passi da un comizio elettorale. E' accaduto ieri notte a Qualiano, comune in provincia di Napoli. Dove appena dieci giorni fa i carabinieri avevano denunciato alcune persone accusate di compravendita dei voti. Un'indagine sulla quale ancora si cerca di far luce e che ha inevitabilmente catalizzato l'attenzione dei media nazionale sulla realtà del comune napoletano.
Sul raid di ieri sera lavora il nucleo investigativo dell'Arma. Non si esclude alcuna pista: da un'aggressione legata a lotte intestine fra gruppi criminali, a un «messaggio» intimidatorio rivolto a uno dei candidati.
In piazza si teneva un'iniziativa elettorale a favore di Raffaele De Leonardis, candidato di liste civiche e del centro destra, sfidante del sindaco uscente (aria Pd) Ludovico De Luca.
Uno dei testimoni ha raccontato di una pistola puntata a poci passi da lui. Angelo Ferrillo, coordinatore della Lista «Mai più terra dei Fuochi», ha descritto ai colleghi di La Repubblica di aver creduto di essere in «un film di camorra. Due uomini su una Transalp, uno ha tirato fuori la pistola e sparava mentre erano in corsa. A un certo punto ho visto che puntavano qualcosa, mi sono sentito sotto tiro, ho sentito altri spari. Per un attimo ho sperato che fossero colpi a salve».
Un'occasione che il politico ha utilizzato anche per lanciare un appello al ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Si spara tra la folla durante i comizi elettorali in mezzo a donne e bambini. Senza curarsi delle vite di innocenti. Stasera poteva finire in tragedia. Cari presidente della Repubblica Mattarella e presidenti di Camera e Senato prendete atto, qui Terra dei fuochi è tutto. Il ministro dell'Interno Salvini venga nella provincia di Napoli, dove siamo come la Siria. Si spara tra la folla durante i comizi elettorali in mezzo a donne e bambini».