«La nostra piccola Rosa è tornata. E' la fine di un incubo»

Oggi l'arrivo a Capodichino: la ragazzina sarebbe stata in Grecia e Turchia per dieci mesi

Sant'Antimo.  

 

di Siep

Dopo 10 mesi Rosa Di Domenico, la ragazzina scomparsa da Sant’Antimo di Napoli, torna a casa. Alle 17,35 l’arrivo a Capodichino: dopo il commovente l’abbraccio con la famiglia tra la gioia incontenibile dei suoi genitori, che non hanno mai smesso di pregare per il suo ritorno, non hanno mai smesso di cercarla.

L’abbraccio nella saletta del drappello della Polizia di frontiera a Capodichino, registrato da ilmeridiano.it immortala la gioia di un momento unico. Un miracolo atteso per quasi un anno da quel maledetto 24 maggio, quando Rosa sparì nel nulla. Un’attesa estenuante per i genitori, che hanno dovuto attendere che il magistrato di turno completasse un interrogatorio di rito, tenuto con il supporto di una psicologa.

«Il tempo sembra essersi fermato - racconta la madre a cronisti e parenti che hanno assistito all’abbraccio. E’ la fine di un incubo». Poi un pensiero commovente per i tre desaparecidos napoletani in Messico dal 31 gennaio».

La ragazzina è atterrata con volo diretto da Instanbul della  Turkish Airlines alle 17,35. Sarebbe stata in Grecia e Turchia in questi lunghi mesi. 

La ragazza si è presentata alle autorità giudiziarie di Istanbul e sono partiti i contatti con l’Italia, grazie all’ufficiale di collegamento di Ankara con la mobile di Napoli. Da mesi gli uomini di via Medina, sotto il coordinamento del capo della Mobile Luigi Rinella avevano indicato la Turchia come il possibile luogo in cui poteva trovarsi la ragazzina di Sant’Antimo. Indicazioni che hanno spinto la Di Domenico a mostrarsi alle autorità giudiziarie del paese per chiedere di ritornare a casa. 

«Possiamo solo ringraziare tutti - commenta il padre di Rosa -. Cronisti e forze dell’ordine, amici e cittadini ci hanno sempre sostenuto, facendo tornare la nostra rosa a casa».

La madre ha avuto un leggero malore in attesa del desiderato abbraccio. La giovane si era presentata stamani al Consolato italiano a Istanbul, dove le nostre autorità le hanno fornito assistenza per il ritorno in patria. Secondo quanto ha raccontato, la ragazza avrebbe trascorso diversi mesi in Grecia, forse insieme a un uomo pachistano di 26 anni, con cui sarebbe fuggita dall’Italia. I due si erano poi recati in Turchia. Alle autorita’, la giovane avrebbe assicurato di non aver subito violenze. 

Ha chiamato i genitori e sta tornando a Napoli. L’ambasciata italiana in Turchia ha chiamato i carabinieri per la conferma dell’identita’ della ragazza che voleva il rimpatrio e, una volta accertato che si trattasse della 15enne, l’ha imbarcata su un volo che è atterrato a Napoli.