Massacrato da una baby gang: sparato per lo scooter

La storia di Antonio Malinconico

Torre del Greco.  

La sua vita da quella terribile sera è cambiata. Per sempre. Spari e sangue gli hanno cambiato la vita in una serata di insensata violenza, follia. Lui Antonio Malinconico non si è mai ripreso da quando venne ridotto in fin di vita per quella rapina. Un lungo calvario quello di Antonio che ha perso la milza,ed è stato costretto a una serie di interventi per la ricostruzione di parti vitali, come l’intestino. 

E ora che anche il sesto componente della banda, che il 27 dicembre di due anni fa lo aggredirono sparandogli per portargli via lo scooter, è stato arrestato, tira un sospiro di sollievo perchè giustizia è stata fatta. L’ha fatto postando sul suo profilo Facebook le notizie pubblicate su quotidiani on line sulla cattura di Luigi D. A. ventenne di Torre Annunziata, accusato come gli altri di tentato omicidio, tentata rapina e porto illegale di armi da sparo. Anche lui secondo le indagini due anni fa avrebbe fatto parte del gruppo armato che prima inseguì, poi ferì a una caviglia e infine sparò due proiettili al torace del ragazzo, oggi ventunenne. Gli altri sono finiti in carcere nei mesi scorsi.

D’Acunzo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip oplontino su richiesta della Procura. Gli inquirenti hanno potuto contare sulla videosorveglianza per ricostruire i movimenti della banda.

Tra questi c’erano tre minorenni. Violenza inaudita nell’assalto. Sparato alla caviglia Antonio Malinconico continuò la fuga anche se ferito, una volta raggiunto nella zona di via Cesare Battisti all’altezza di una pizzeria, da altri due colpi esplosi da distanza ravvicinata. Il ventenne fu ferito gravemente.

E loro scapparono senza lo scooter.  I minori coinvolti sono risultati imparentati con esponenti di spicco del clan camorristico ti condannati in primo grado, mentre per i maggiorenni è ancora in corso il processo con rito abbreviato. 

Siep