Legge le chat della moglie e la uccide a coltellate

La tragedia di Maria Archetta Mennella. Le ipotesi degli investigatori sul movente del delitto

Torre del Greco.  

di Simonetta Ieppariello

Avrebbe preso il cellulare di Maria Archetta Mennella e avrebbe iniziato a leggere i suoi messaggi.
E forse Antonio Ascioneforse solo in quel momento aveva realizzato che ormai era finita, che la sua ex moglie, Maria Archetta, si stava ricostruendo una vita. A quel punto ha preso il coltello e l'ha pugnalata a morte. Questa è l'ipotesi su cui stanno lavorando gli investigatori dei carabinieri, alla ricerca di un movente per l'omicidio avvenuto domenica mattina a Musile di Piave.

Secondo una prima ricostruzione i due hanno iniziato a litigare, Maria avrebbe preso il cellulare e avrebbe mostrato una serie di sms ad Antonio.  Non è da escludere però che l'uomo avesse letto quei messaggi in un altro modo, magari sbirciando nel telefono della sua ex moglie. Poi Antonio ha impugnato il coltello e ha colpito quattro volte. Il sostituto procuratore Raffaele Incardona, titolare del fascicolo, ha disposto una consulenza tecnica per chiarire la dinamica.

L’ha uccisa mentre si stava svegliando, accecato dalla gelosia nei confronti di una donna che l’aveva lasciato. L’ennesimo femminicidio è accaduto all’alba di una domenica d'estate in un piccolo appartamento di una zona residenziale, che gli ex coniugi condividevano da qualche settimana. Maria Archetta Mennella, 38 anni, se n’era andata da Torre del Greco (Napoli) nell’estate del 2016, proprio per costruirsi una nuova vita con i figli di 15 e 9 anni. Aveva trovato un lavoro.

"L'ho uccisa io, venite qui": sono le parole dette dall'uomo. I figli non erano presenti al momento dell'omicidio perché in vacanza.

La donna, chiamata dagli amici con il diminutivo di Mariarca, appare nella sua pagina Facebook bella e sorridente. In uno degli ultimi post aveva condiviso una frase significativa: "Mi fanno paura gli uomini che non capiscono che amare una donna vuol dire amare la sua libertà".

A quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo, Antonio Ascione, 44enne di Torre del Greco, pizzaiolo a Jesolo, da qualche settimana era ospite della ex moglie.

La famiglia Mennella, salita nel Veneziano nella giornata di domenica, ora chiede giustizia per una donna che non ha avuto alcuna colpa. Innamorata dei suoi due figli e della sua libertà. Secondo i parenti della vittima, il reo confesso avrebbe minacciato di recente la 38enne anche con un coltello. Avrebbe indotto la donna a vivere nella preoccupazione, nonostante alle forze dell'ordine non risultino denunce o segnalazioni di atti persecutori.