Arrestati i fratelli dell'onorevole Cesaro

Le mani della camorra sugli appalti: l'indagine parte dagli anni 90

Sant'Antimo.  

Gli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli del deputato di Fi Luigi Cesaro, sono stati arrestati stamane dai carabinieri del Ros con altre tre persone, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Dda di Napoli. 

L'inchiesta è relativa alle infiltrazioni del clan Polverino negli investimenti da 40 milioni di euro per il piano di insediamento produttivo del Comune di Marano (Napoli).

L'accusa contestata alle cinque persone indagate sono concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio, minaccia e falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale, reati aggravati dalle finalità mafiose. Sono stati inoltre sequestrati beni per un valore di 70 milioni di euro.

Al centro delle indagini del Ros ci sono le infiltrazioni del clan "Polverino", egemone nell'area nord occidentale di Napoli, nella realizzazione del "Piano di insediamento produttivo" del comune di Marano (Napoli). Gli investigatori hanno documentato il patto tra il clan camorristico e i fratelli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro di S.Antimo (Napoli), funzionale all'aggiudicazione dell'appalto attraverso intimidazioni mafiose e reimpiego delle ingenti risorse economiche provenienti dai traffici illeciti del clan.(Ansa)