di Siep
Quel telefono cellulare l'aveva spento, prima di togliersi la vita. Era diventato la scatola nera di una morte tragica di quella ragazza uccisa dalla gogna mediatica.
In quell'iPhone c'era la verità. Una certezza per gli inquirenti. E quella verità l'hanno trovata intatta, tra i messaggi vocali di Tiziana Cantone, restati registrati prima che si lasciasse morire impiccata all'attrezzo da ginnastica della tavernetta. I carabinieri della sesta sezione telematica del comando di Napoli, coordinati dal maggiore Alfonso Pannone, sono riusciti ad “aprire” l’Iphone della ragazza e ora nella mani di Francesco Greco, procuratore capo a Napoli Nord che sta coordinando l’inchiesta per istigazione al suicidio ci sono le trascrizioni di tutti i messaggi e della chat tra Tiziana e il suo ex fidanzato, il salernitano Sergio Di Paolo. Ma non solo. C'è anche altro. Sono serviti tecnica e algoritmi. I militari continuano a seguite le tracce lasciate dal «bug», tecnicamente il «baco» penetrato nel telefono cellulare di Tiziana con una combinazione di numeri, bypassando la Apple e i suoi sistemi operativi.
Ci sono le telefonate fatte prima di morire, i messaggi con Sergio che si sarebbe rivolto a lei con una battuta triviale durante una lite e, infine, lo sfogo di Tiziana con un altro ex fidanzato, precedente alla storia con Sergio. Fino all’ultimo messaggio del 13 settembre. Lei finita nel tritacarne della gogna mediatica, per queli filmati di giochi sessuali con alcuni uomini - finiti in pasto alla rete e su Youporn.
Sembrava una storia destinata all'archiviazione, un cold case dimenticato poteva diventare. Invece no, la svolta clamorosa.
Aperto il telefono, la verità si è schiusa. E così sono state rese note le telefonate fatte prima di morire, i messaggi con Sergio che si sarebbe rivolto a lei con una battuta triviale durante una lite e, infine, lo sfogo di Tiziana con un altro ex fidanzato, precedente alla storia con Sergio. Fino all'ultimo messaggio del 13 settembre che lascerebbe presagire quella scelta terribile di farla finita, di far finire il suo personale dolore.
Tra le tante frasi intercettate dagli inquirenti, come riporta Il Mattino, ne emergerebbe una: “Non hai capito che per me sei solo un buco?”. L’avrebbe utilizzata Sergio, la cui posizione si complica, rivolgendosi a Tiziana, ma i riscontri sono ancora tutti da verificare.