Oggi, 27 Marzo gli studenti di Afragola scendono in piazza sotto lo slogan “No crolli e passerelle” per contestare l’attuale riforma Valditara e chiedere la convocazione del Fast, organo di rappresentanza dei principali movimenti studenteschi a livello nazionale.
Tra le motivazioni della contestazione: l'aumento della privatizzazione delle scuole, contro l’attuale riforma sulla condotta, contro le politiche razziste e colonialiste promosse dalle nuove linee guida sull’educazione civica.
"Con l’attuale riforma Valditara l’alternanza scuola lavoro diventa requisito necessario per il diploma, evidenziando ulteriormente la volontà della politica di subordinare le scuole alle logiche di mercato -Interviene Anita Maglio, dell’Uds”- Mentre gli studenti muoiono sotto le lastre di metallo la politica resta impassibile rendendoci oggetto di profitto".
"Le nuove linee guida sull’educazione civica rappresentano un enorme passo indietro sui principi di inclusione e uguaglianza sociale" - Continua Irene dell’Uds" - "la prioritizzazione della storia occidentale a discapito di quella orientale ci insegna che solo i ricchi e i potenti possono scrivere la storia".
“La riforma condotta ha creato un ambiente ostile e repressivo per chiunque non rispetti i principi d’obbedienza e resilienza”- aggiunge Jacopo Re,dell’Uds - "L’inasprimento delle sospensioni e l’incremento delle bocciature vedono Il voto in condotta come un’arma per reprimere chi esprime dissenso".
“Non permetteremo al ministro Valditara di sfruttare il nostro territorio come passerella politica mentre le nostre scuole crollano a pezzi" - conclude Gianluca Mango,dell’Uds - "Pretendiamo che il ministro rispetti i propri doveri e convochi il fast per ascoltare le esigenze degli studenti". Foto repertorio.