Orrore e sgomento, dolore e lacrime a Sant'Antimo di Napoli, il paese dove è nata vissuta e cresciuta Giulia Tramontano, la giovane donna uccisa a coltellate dal suo fidanzato, incinta al settimo mese di gravidanza, nel milanese.
Il parroco: è duplice omicidio
Don Salvatore Coviello, parroco che ha battezzato la giovane Giulia, chiede silenzio e preghiere e dice: " Dal punto di vista giuridico si dice che è omicidio di una sola persona, ma noi sappiamo che sono due, perché il bambino è persona dal momento del concepimento “. Nel dolore questa è la verità.
Era felice per l'arrivo del bambino
"A pensare che in una delle scorse settimane eri qui da noi per il corredino, quante risate fatte, quanta gioia nel cuore per la nascita del tuo piccolo bambino, quanta gioia nel tuo cuore di diventare mamma, quanta felicità negli occhi di tua mamma nel diventare nonna. Come si può morire così?". È il ricordo di Giulia Tramontano pubblicato in un post social da un negozio di abbigliamento di Sant'Antimo, paesino d'origine della donna, dove la comunità prova a dare conforto ai familiari della donna.
"Speranzosi nel trovarti,viva sorridente e piena di vita,quello che ci trasmettevi sempre quando venivi da noi,qui.
La famiglia era felice per l'attesa della nascita
Ci stringiamo al dolore della famiglia,in modo particolare alla tua cara mamma Loredana …come si può da mamma accettare una cosa del genere come?
Spero che sia fatta giustizia,ma una giustizia non di parole portate solo al vento,ma di fatti perché non è pensabile ciò che accaduto,non è ammissibile che la vita venga spenta cosi in un attimo senza come e perchè da un mostro!!!!
Vogliamo ricordarti sorridente e piena di vita nella speranza che tu e il tuo piccolo non abbiate sofferto abbastanza.
Un forte bacio a voi,che possa arrivarvi fin lassù ". Concludono i proprietari del negozio, dove Giulia aveva scelto il corredino per il suo piccolo.
Il fidanzato ha ucciso Giulia a coltellate
Mentre il fidanzato di Giulia ha confessato l’orrore dell'omicidio, di Giulia Tramontano e di quel bimbo che aveva nel pancione, Don Salvatore Coviello il parroco della chiesa di Santa Lucia dove Giulia è stata battezzata e ha fatto la prima comunione dice: Difficile anche per lui trovare le parole giuste.
La parrocchia e la comunità di Sant’Antimo sono pronte a stringersi attorno al dolore della famiglia Tramontano per esprimere quel minimo di conforto, di umanità di cui questa storia è priva. " Sono vicino ai genitori alla famiglia di questa donna, straziata e uccisa nei mesi sacri della vita, quelli della vita che nasce e cresce. Prego per loro e per la povera Giulia e il suo bambino mai nato".