Domenica 4 settembre, alle ore 11.15, nella Antica Cattedrale Santa Maria delle Grazie, il parroco don Gennaro Boiano procederà alla benedizione Eucaristica della statua della Madonnina del Vervece opportunamente restaurata dopo oltre vent’anni di permanenza nelle profondità marine.
“Un momento particolarmente suggestivo della storia religiosa della Protettrice dei sub e della gente di mare – ha spiegato il sindaco Lorenzo Balducelli – prima di essere ricollocata nel suo sito naturale, a 12 metri di profondità a ridosso dello scoglio del Vervece, giovedì 8 settembre subito dopo la consegna in piazza Vescovado del premio Vervece al comandante della nave simbolo della marineria italiana, Amerigo Vespucci alla fonda al largo di Marina della Lobra. Un momento religioso, una leggenda dei giorni nostri, scritta sulle acque del nostro mare, caro alle Sirene, l’anno dopo il record del mondo di profondità in apnea (-87mt) ottenuto da Enzo Maiorca al largo del Vervece, con la posa della statua della Madonna nelle profondità marine”.
La storia della Madonna del Vervece è raccontata da Luigi Poi, cultore di storiografia locale e opinionista attento, che svela alcuni aspetti molto interessanti di questa tradizione lubrense.
"Lo scoglio del Vervece si specchia con la sua naturale ruvidezza nelle acque della marina della Lobra, sovrastato da un piccolo ma utile faro, poco distante dallo storico porticciolo; guardato da lontano assomiglia vagamente ad un caprone e questo confermerebbe l’etimologia che accosta “Vervece” al termine latino “Vervex“ cioè “caprone o montone”, idem se ci riallacciamo a “Verveceus o Vervecinus”; per estensione qualcuno si è avventurato a far risalire il termine Vervece alla divinità Giove Ammone che troverebbe anche assonanza con una delle origini attribuita a questa figura, con le orecchie e la fronte di caprone, “sbucare dall’acqua per garantire fertilità“.
Ricostruzione poco credibile, più veritiera che ad attribuire la denominazione possa essere stata la somiglianza di questo scoglio ad un caprone, montone o ariete.
Comunque il Vervece è sottostante il Santuario della Lobra a sua volta edificato sui resti di un tempio pagano e non lontano dall’area in cui è stata ritrovata il Ninfeo del Pipiano, oggi malamente ed ingiustificatamente esposto a Villa Fondi.
Varie leggende lo hanno reso celebre sia ai Massesi (che bonariamente lo appellano 'o Revece) sia ai numerosi villeggianti stanziali sia ai pescatori di tutto il golfoi di Napoli sia agli sportivi sub, specie quelli che si immergono in apnea.
Dal 1974, quando il siracusano e campione di immersione Enzo Maiorca collocò la statua della venerata Madonnina su uno dei tanti fondali dello scoglio, ogni anno puntualmente una processione di barche e pescherecci si raduna intorno al Vervece per salutare la Madre di Dio e chiederne la protezione.
La manifestazione ha, nel tempo, conquistato spazio e notorietà nel sentire comune degli amanti della tradizione, della fede Mariana, della speranza cristiana, delle tradizioni, della difesa del mare e dell’ambiente".
Domenica alle ore 11.15 nella Chiesa in piazza Vescovado avrà luogo la benedizione eucaristica della statua, Mentre giovedì 8 settembre, alle ore 9, nella sede del Circolo Nautico “Marina Lobra“ sarà portato il saluto di benvenuto agli ufficiali dell'Amerigo Vespucci e consegnato il “Premio Vervece” al Comandante cui seguirà la processione per ricollocare la statua della Madonna nel proprio sito naturale.