Avevano prenotato una visita, ma sono rimasti fuori perché i cancelli erano chiusi: beffa di Ferragosto per un nutrito gruppo di turisti italiani e stranieri, che hanno trovato serrato l'ingresso del Maschio Angioino. Alcuni erano anche in possesso dell'Artecard, ma si sono dovuti accontentare di fare delle foto dall'esterno.
La vicenda è stata denunciata dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: "Nessuno a dare indicazioni, nessun cartello esposto che riportasse la scritta 'chiuso', lo smarrimento più totale. Peraltro il sito del Comune continua ad accettare prenotazioni e dunque continuano ad affluire visitatori che trovano il portone chiuso. Un visitatore napoletano, anch'egli deluso dall'inattesa chiusura, da stamattina alle 8,30 è lì a dare in inglese informazioni ai tanti disorientati turisti - spiega l'esponente politico -. In pratica sta svolgendo un compito che non gli spetta ma solo per amore della sua città, in difesa di quel patrimonio invidiabile che in tanti ammirano e che dobbiamo innanzitutto difendere da quei napoletani che in primis si impegnano per fare della nostra città un luogo da evitare".
Una vicenda che è destinata a sollevare non poche polemiche: ""E' inaccettabile tale inefficienza in una città a vocazione turistica che ritrova, dopo anni bui, i grandi flussi di visitatori stranieri e italiani. Un grave disservizio, peraltro, già verificatosi in occasione del 25 aprile. Anche in quell'occasione a numerosi turisti il Maschio Angioino è stato negato. Sarà dunque arrivato il momento di fare chiarezza, è d'obbligo, aggiungo".