“La Masseria Esposito Ferraioli è un bene comune. Da sempre la Cgil sostiene che i beni confiscati sono un bene della collettività, rappresentano il risarcimento del danno ai cittadini di quei territori che hanno vissuto la violenza della presenza mafiosa. Giù le mani dalla Masseria Esposito Ferraioli. Per questo motivo domani saremo ad Afragola, insieme al segretario generale Nicola Ricci, per difendere quel luogo di riscatto, per stare accanto a tutti i cittadini, lavoratrici e lavoratori di quel territorio ma, anche, per sottolineare il principio per cui i beni confiscati rappresentano modelli di sviluppo di comunità libere dalle camorre. Sono beni comuni essenziali per la collettività, perché racchiudono memoria, raccontano storie di vittime e di vinti, ma anche la dignità del riscatto”. Così, in una nota, la Cgil Napoli e Campania annuncia la partecipazione alla manifestazione di solidarietà agli attivisti della Masseria Esposito Ferraioli in programma domani mattina alle ore 10:00 ad Afragola.
La Masseria Antonio Esposito Ferraioli è il bene confiscato più grande dell’Area metropolitana di Napoli. Si estende su una superficie di circa dodici ettari, pari a 120mila metri quadri. Dal 1 marzo 2017 è stato assegnato a una rete di cooperative, associazioni e organizzazioni. La Masseria porta il nome di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, scout e sindacalista della CGIL, vittima innocente della camorra.
Per saperne di più clicca qui: in questa puntata de La Linea il reportage sulla Masseria Ferraioli