Fatture false indagati i patron di "Made in Sud"

L’inchiesta parte dall’acquisizione del Teatro Cilea al Vomero

fatture false indagati i patron di made in sud
Napoli.  

Un’operazione che dovrebbe far luce sul settore della produzione di spettacoli teatrali e televisivi partenopeo, quella messa in piedi dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli.

I finanzieri stanno eseguendo otto decreti di perquisizioni disposti dalla Procura di Napoli a carico di altrettante persone che lavorano nel settore- Tra questi spiccano i nomi di due noti imprenditori Ferdinando Mormone e Mario Esposito, ritenuti i patron della trasmissione televisiva "Made in Sud".

Mormone aveva rilevato nel febbraio del 2017 il teatro Cilea. Proprio questa operazione, secondo le indagini, ci sarebbero gli illeciti. Infatti attraverso l'emissione e l'utilizzo di fatture false gli imprenditori si sarebbero procurati il denaro per rilevare le quote della società  Teatro Cilea srl, che gestisce il noto teatro napoletano del Vomero.

Complessivamente sono venti le persone iscritte nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta su un giro di fatture false emesse da società “cartiere" che vede coinvolto anche l'imprenditore Luigi Scavone, socio di minoranza dell'Alma srl (le sue quote sono attualmente sotto sequestro), coinvolto in una maxi evasione fiscale e già condannato in primo grado per reati tributari.

L'indagine mira ad accertare una serie di reati fiscali commessi, secondo gli investigatori, tra il 2015 e il 2019.

L'acquisizione della società che gestisce il Teatro Cilea del Vomero da parte delle società Tunnel Produzioni srl e Red Carpet srl, entrambe riconducibili a Mormone ed Esposito, risale al 2018.

L'indagine è frutto di altre attività investigative e di perquisizioni eseguite dalle fiamme gialle lo scorso 5 marzo, in pieno lockdown, finalizzate a fare luce sulle attività fittizie di alcune società cosiddette cartiere, attraverso le quali venivano emesse fatture (anche elettroniche) per operazioni (anche consulenze) inesistenti. Il denaro frutto delle attività illecite sarebbe poi stato reimpiegati in attività economiche e immobiliari.