Si rinnova oggi la tradizionale supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario, recitata ogni anno la prima domenica di ottobre e l’8 maggio. A presiedere la celebrazione eucaristica il cardinale Filoni, che ha esortato a camminare nella fede imparando da Maria ad aprire il cuore alla carità e ricordando che contemporanemante oggi si festeggia San Francesco mentre domani ricorre il 40esimo anniversario della beatificazione di Bartolo Longo, fondatore del santuario mariano. Il Papa si è unito spiritualmente durante l'Angelus alle preghiere.
Il rito celebrato sul sagrato della Basilica sarà presieduto dal cardinale Fernando Filoni. Migliaia i fedeli che seguono òl'evento da tutto il mondo. Alla Madonna si leverà la supplica perché sollevi dalle sofferenze, mai come in questo periodo di pandemia globale.
E proprio a causa dell'emergenza Covid-19, sarà necessario rispettare le regole anti-contagio. I devoti he vorranno essere presenti al rito dovranno indossare la mascherina, evitare di formare assembramenti e rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro l'uno dall'altro. La celebrazione durerà fino a domani lunedì 5, quando sarà celebrata la festa del Beato Bartolo Longo con l’arcivescovo di Pompei Tommaso Caputo e presiedere la messa delle 20. Rito al termine del quale si terrà lo spettacolo di fuochi pirotecnici.
"Maria educa all’eternità, ci incoraggia ad alzare lo sguardo e il cuore verso Dio e ci insegna a pregare”: è quanto ha evidenziato il cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro, nell’omelia pronunciata a Pompei durante la Messa che ha preceduto la supplica alla Madonna del Rosario. Il porporato ha esortato i fedeli a chiedere alla Vergine “di continuare ad essere nostra Maestra e Madre, di tenerci nella sua casa accanto a Gesù”, quindi ha spiegato che “nel Rosario Maria si unisce alla nostra cadenzata preghiera, sostenendoci nelle afflizioni e nei mali che ci rattristano”. Il cardinale Filoni ha ricordato, le guerre e le violenze fratricide che feriscono l’umanità rimarcando che la fame e le povertà “abbrutiscono e umiliano”. “Guardiamo alle famiglie divise e lacerate per sempre - ha proseguito -; e che dire della droga che uccide, del consumismo che annebbia la vista, delle tante malattie che ci fanno soffrire? La radice di tutte queste tristezze è nella finitezza umana, ancor più dolorosamente percepite lì dove manca il senso dell’eternità".
Infine il porporato ha ricordato le opere di carità del santuario di Pompei: la mensa per i poveri, gli asili per madri e bambini in difficoltà, i centri per il recupero dalle dipendenze e di accoglienza dei migranti. Il cardinale Filoni vi si è recato in visita sabato pomeriggio e, colpito dalla generosità e dalla testimonianza di tanti volontari, ha voluto ringraziare tutte quelle coppie che nelle case famiglia con il loro lavoro allargano l’evangelizzazione portando la carità. “La carità qui è poliedrica secondo l’intuizione del beato Bartolo Longo", di cui celebriamo il 5 ottobre "la ricorrenza liturgica e quest’anno il 40° anniversario della Beatificazione”, ha fatto presente nella sua omelia il cardinale Filoni, che ha infine invitato a pregare Maria perché “non venga meno nella Chiesa il dono dell’Eucaristia e il mistero della carità” e ad implorare “la misericordia e la pietà divina per le nazioni e il mondo intero afflitto da tanti mali”.