Inchiesta Covid: parla l’avvocato dello Zooprofilattico

Pizza afferma che attrezzatura e reagenti trovati nei locali di Ames sono di proprietà dell’Iszm

inchiesta covid parla l avvocato dello zooprofilattico
Portici.  

“È pacifico che attrezzatura, materiali e reagenti che sono stati trovati nei locali di Ames sono di proprietà dell'Istituto Zooprofilattico e che a ad adoperarli è stato personale dello stesso istituto". A

sottolinearlo è l'avvocato Nello Pizza, legale di Antonio Limone, direttore dell'istituto zooprofilattico (ISZM) di Portici, indagato dalla Procura di Napoli per concorso in turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sugli "elementi di criticità" emersi in relazione alle procedure di aggiudicazione e di esecuzione e alle altre gare indette nel periodo di emergenza sanitaria.

La dichiarazione fa riferimento a voci riguardanti la proprietà dell'attrezzatura trovata nel locali di Ames, il centro diagnostico di Casalnuovo, anch'esso finito nello stesso filone di indagine (anche il direttore sanitario Antonio Fico è indagato per concorso in turbativa d'asta). Locali, secondo quanto reso noto dallo stesso Fico, messi a disposizione gratuitamente all'Iszm, durante la fase critica dell'emergenza sanitaria.

"Era un momento particolare - sottolinea Pizza - in cui chi (Paesi esteri, ndr) aveva materiale a disposizione se lo teneva stretto. Emblematico è il caso della Germania che trattenne le mascherine sul suo territorio. L'istituto zooprofilattico aveva stipulato un contratto con AB Analitica srl per l'acquisto di strumentazioni per diagnostica molecolare dei campioni covid-19.

A causa della mancata sottoscrizione di un protocollo d'intesa da parte dell'Asl di Salerno con il Geinge che prevedeva l'uso di un laboratorio nel presidio ospedaliero Maria SS Addolorata di Eboli, l'Istituto, per accelerare i tempi ha dato il via libera alla dislocazione dei macchinari in consegna nei locali che Ames aveva offerto a titolo gratuito. Ritardare la consegna di quelle apparecchiature, che funzionano efficacemente solo con tamponi e reagenti della stessa marca, poteva significare non vederli più". 

Intanto è stata fissata per il martedì 11 agosto la copia forense dei dispositivi informatici (pc, tablet e cellulare) del direttore dell'istituto zooprofilattico (ISZM) di Portici, Antonio Limone, indagato per concorso in turbativa d'asta dai sostituti procuratori di Napoli Mariella Di Mauro e Simone de Roxas.