Napoli: online il modulo per i buoni spesa

Domande da inviare fino al 10 aprile, non vi è alcun criterio cronologico per la selezione

napoli online il modulo per i buoni spesa
Napoli.  

Sono già online, sul sito del Comune di Napoli, www.comune.napoli.it/sostegno-alla-spesa, tutte le informazioni e il modulo per richiedere il buono spesa.

La misura è rivolta ai cittadini che versano in difficoltà economiche a causa dell'emergenza coronavirus ed è finanziata attraverso il Fondo comunale di solidarietà in cui confluiscono risorse nazionali, comunali e donazioni di privati. Le richieste possono essere inviate fino a venerdì 10 aprile. 

Per l'accettazione delle domande non c'è alcun criterio cronologico, pertanto chi invierà la richiesta alla scadenza del termine avrà gli stessi diritti di chi l'ha inviata subito. 

Chi ha difficoltà a compilare la domanda online può chiamare il numero 0817955555 (dalle ore 9.00 alle ore 19) per farsi guidare nella compilazione o chiamare i Caf convenzionati, il cui elenco e riferimenti sono disponibili nella stessa pagina web, che potranno inviare la domanda al posto del richiedente. Il Comune per la compilazione consiglia di utilizzare un computer e non uno smartphone. Il buono potrà essere utilizzato solo per acquistare prodotti alimentari di base, prodotti per la salute e la cura della persona ad esclusione dei prodotti di bellezza, prodotti per la pulizia e la cura della casa e per la cura dei bambini e dei neonati. I titoli di spesa non possono assolutamente essere utilizzati per comprare alcolici, compresi vino e birra, arredi e corredi per la casa. 

Ogni famiglia, in possesso dei requisiti indispensabili per vedersi erogato il sostegno, potrà contare su un titolo di spesa del valore di 300 euro a nucleo familiare incrementati di 20 euro per ogni minore di età inferiore ai 12 mesi. Il nucleo familiare potrà effettuare una spesa settimanale massima di 100 euro da spendere in un'unica volta per evitare che nell'arco della stessa settimana ci si rechi più volte ai market. Il contributo è personale, non trasferibile né cedibile a terzi. Non è convertibile in denaro e dovrà essere utilizzato entro il 15 maggio 2020.

Il Comune di Napoli, per far fronte alle ingente flusso di utenti, ha effettuato durante la notte, prima della messa in rete dei dati, alcuni stress test di verifica per controllare la tenuta del sistema. 

Si calcola infatti che possano essere oltre 25mila le famiglie che avanzeranno le richieste per i titoli di spesa. Nei giorni scorsi, come aveva riferito il sindaco, Luigi de Magistris, i server sono stati potenziati passandoli da 1 a 5 in vista della grande affluenza che il sito dovrà sostenere. Si tratta infatti di un sistema informatizzato, preferito all'utilizzo di server di posta elettronica dove generalmente l'afflusso di migliaia di mail contemporaneamente è rilevato come anomalo e quindi automaticamente il sistema cataloga le mail come spam. I richiedenti compilano il modulo da inviare al Comune direttamente online. Così l'amministrazione può subito confrontare i dati con quelli in possesso dell'Ufficio anagrafe e verificare la veridicità del possesso del requisito della residenza e che sia un solo componente per nucleo familiare a richiedere il buono spesa. Nel modulo, il cittadino dovrà dichiarare di avere reddito zero o di averlo peso a causa dell'emergenza da Covid-19. La misura esclude chi gode di sussidi pubblici (reddito di cittadinanza, reddito di inclusione, trattamenti pensionistici, bonus 600 euro), chi ha un contratto di lavoro, chi usufruisce di ammortizzatori sociali. Tali controlli sono effettuati mediante il codice fiscale che va inserito nel modulo. Per via telematica, il Comune incrocia rapidamente i dati, verifica il possesso dei requisiti fondamentali ed emette il buono. Per ogni richiedente il sistema genererà un Pin che sarà invito via e-mail o via sms e nella stessa comunicazione sarà indicato anche il supermercato convenzionato in cui recarsi, i giorni e la fascia oraria. Fatta la spesa, il cittadino mostrerà il Pin e un documento d'identità al cassiere che dopo aver accertato la correttezza dei dati accetterà il pagamento con buono. Una volta utilizzato, il Pin sarà azzerato e il sistema ne genererà un altro dopo 7 giorni.

Meccanismo deciso per evitare che la gente vada più volte nella stessa settimana a fare la spesa e per consentire all'amministrazione di effettuare ulteriori verifiche. Qualora infatti il richiedente abbia fornito dati falsi, non riceverà il Pin successivo. Segno che non avrà più accesso alla misura di sostegno