Hubert Auriol, ex pilota e direttore della Dakar, è morto a 68 anni. Malato da tempo, il francese era ricoverato in terapia intensiva per complicanze dovute al Covid-19. Auriol era soprannominato "l'africano" non solo perché era nato ad Addis Abeba, in Etiopia, nel 1952, ma anche per i successi avuti sulle piste del famoso rally-raid, essendo stato il primo vincere sia in moto (1981 e 1983) che in auto (1992). Un'impresa riuscita poi anche a Stephane Peterhansel e Joan Roma.
La sua carriera nel mondo del motociclismo inizio' nel 1973 in competizioni di motocross e di enduro, per diventare in seguito uno specialista delle gare nei deserti africani. Ha corso il suo primo Rally Dakar nel 1979 in moto, vincendolo due volte su una Bmw (1981 e 1983). Nel 1985 su Cagiva giunse secondo, mentre nel 1987 si dovette ritirare al via dell'ultima tappa mentre era in testa, a causa della frattura di entrambe le caviglie. Nel 1988 fu al via alla guida di un buggy, per poi passare definitivamente alle automobili nell'edizione successiva.Vinse in questa categoria nel 1992 con una Mitsubishi, diventando dunque il primo uomo a vincere sia nelle moto che nelle auto. Dal 1995 al 2004 entro' a far parte dell'Aso e divento' direttore della gara che l'ha reso celebre. Nel 2006 torno' di nuovo in gara alla Dakar nelle auto con la Isuzu. Dopo le vicissitudini che hanno portato allo spostamento in territorio americano del percorso del Rally Dakar, organizzò una nuova competizione africana, l'Africa Race che ebbe la sua prima edizione nel 2008.
Prima di questa gara Auriol inventò e organizzò la Heroes Legend, gara di regolarità a coppie, la cui prima edizione si svolse nel 2007, riservata alle sole moto Yamaha, molte delle quali storiche. Nella seconda edizione l'organizzazione decise di estendere la partecipazione anche ad altre marche e da li' la gara prese la giusta direzione. (ITALPRESS).