di Luigi Mainolfi
Nel mondo ci sono 59 conflitti, ai quali bisogna aggiungere gli scontri, che avvengono all’interno di Stati, per la conquista del potere, vedi Venezuela e Bangladesh. Intanto, tutti parlano di pace, ma senza fare proposte utili. Solo il Papa sta dimostrando coerenza tra il dire e il fare, cercando di avvicinare le varie posizioni territoriali, culturali e politiche. Purtroppo, vengono trascurate le cause dei conflitti. Bisognerebbe percorrere la storia per capire i fattori, che hanno influenzato e influenzano i rapporti tra gli Stati. Abbiamo letto romanzi, visto film, letto articoli sui rapporti tra conquistatori e indigeni, senza approfondire la conoscenza della natura delle nuove società. Avremmo dovuto approfondire, tra l’altro, gli effetti dei condizionamenti delle religioni, delle”credenze” e delle ideologie dei gruppi che diventavano Stato. Nel mondo globale, notiamo Stati formati da decine di gruppi sociali, con i quali è difficile avere rapporti. Ancora più difficile è stato il rapporto tra cattolici e mussulmani, pur avendo una similitudine. Gesù fu partorito da una Vergine, per volontà di Dio. Maometto, analfabeta, partorì (scrisse) il Corano, per volontà di Allah. Nonostante questo parallelismo, la conflittualità tra cristiani e islamici è stata ed è sempre alta. Mentre l’espansione del cristianesimo avveniva predicando pace e chiedendo adesioni, Maometto chiamava infedele chi non diventava suo seguace e lo minacciava di morte. Il clima tra i seguaci delle due Religioni è stato sempre rovente, a partire dai tempi della Guerra Santa per arrivare agli assassini di cristiani e alle distruzione di Chiese. Con iI cambiamento delle condizioni sociali dei popoli, i problemi economici e territoriali sono diventati sempre più determinanti nei rapporti tra le varie zone del Mondo. Anche i movimenti ideologici, come comunismo, fascismo, confucianesimo e buddismo sono stati importanti per le relazioni tra i popoli. Il comportamento deIl’U.E., degli Stati Uniti, della Russia, della Cina e dei Paesi del Medio- Oriente in relazione al conflitto Russia -Ucraina dimostra l’assenza di valori morali nella diplomazia mondiale. Si chiede la pace e si inviano armi.
Il Papa insiste con parole sagge e proposte coerenti con i valori nobili del vivere civile. Cosa dovrebbero fare i veri democratici, che si considerano cittadini del mondo? A mio avviso, si dovrebbe rifondare la politica del secolo scorso, quando c’erano le varie internazionali di Partito, che contribuivano ad avvicinare le culture dei Popoli. Ricordo i congressi del Partito Socialista Italiano, ai quali partecipavo come delegato. C’erano i rappresentanti dei socialisti di tutto il mondo, tra cui Ben Gurion e Yasser Arafat. Il problema Palestina-Israele stava per essere risolto (due Popoli, due Stati). Purtroppo, il populismo e la miopia comunista hanno favorito l’assassinio dei valori della politica e la nascita della confusione mondiale. Gli atti terroristici sostituiscono i confronti tra gli Stati.