L'attore Alec Baldwin, che ha sparato con un'arma di scena sul set di un film western uccidendo la direttrice della fotografia e ferendo il regista, è stato sentito dallo sceriffo di Santa Fe, secondo quanto riporta la stampa locale citando il portavoce. Le immagini riportate dal quotidiano locale mostrano il celebre attore all'uscita dell'ufficio dello sceriffo in piedi sul ciglio della strada, piegato con le mani sulle ginocchia. L'incidente è avvenuto verso le due del pomeriggio al Bonanza Creek Ranch, dove si stavano girando alcune scene del western "Rust", di cui Baldwin è produttore e protagonista. L'ufficio dello sceriffo di Santa Fe ha aperto un'indagine per scoprire cosa è successo e che tipo di proiettile c'era nella pistola; non si sa se gli spari sono partiti durante le riprese o durante una prova. Per ora non sono state formulate accuse penali. La società di produzione ha diffuso una nota in cui si dice "devastata" da quanto accaduto e offre aiuto psicologico a tutti quelli che lavoravano al film. Le riprese sono state sospese a tempo indeterminato.
Secondo il portavoce dello sceriffo, il regista Joel Souza si trova in "condizioni critiche", ricoverato in terapia intensiva. La società di produzione ha precisato che l'arma utilizzata doveva essere caricata a salve, ed è quindi particolarmente strano che abbia potuto uccidere: e l'indagine si concentra proprio sui proiettili partiti. "Alec Baldwin si è presentato spontaneamente e ha risposto ad alcune domande, fornendo chiarimenti. Al momento non è stato accusato nè arrestato nessuno", ha spiegato a AFP il portavoce dello sceriffo Juan Rios.
Il luogo delle riprese, un ranch spesso utilizzato come set per i film western, è ora stato chiuso dalla polizia. Il film di Souza vedeva Baldwin come protagonista oltre che co-produttore. Il suo ruolo era quello di un fuorilegge, Harland Rust, che vuole aiutare il nipote di 13 anni condannato all'impiccagione per avere compiuto un omicidio.