Il 26 dicembre 2004, un terremoto di magnitudo 9,1 ha scosso il fondo dell'Oceano Indiano, generando uno tsunami devastante che ha colpito le coste di 14 paesi, causando oltre 230.000 morti e milioni di sfollati. Si tratta di uno dei disastri naturali più catastrofici della storia, che ha lasciato una scia di distruzione, dolore e solidarietà.
Tra le tante storie incredibili di sopravvivenza, ce n'è una che ha dell'inverosimile: quella di Martunis, un bambino indonesiano di 7 anni che è stato ritrovato vivo dopo 21 giorni dalla tragedia. Martunis era con suo padre e suo fratello quando lo tsunami ha travolto la loro casa a Banda Aceh, la città più colpita dal cataclisma. Il padre e il fratello sono morti, ma Martunis è riuscito a salvarsi aggrappandosi a un divano che galleggiava sull'acqua. Per tre settimane, il bambino ha vagato tra le macerie, nutrendosi di acqua piovana e di cibo trovato nei resti delle case. Indossava ancora la maglietta della nazionale portoghese di calcio, il suo sport preferito.
Il 17 gennaio 2005, una squadra di giornalisti lo ha scoperto in una zona isolata e lo ha portato in ospedale, dove è stato curato e ricongiunto con sua madre, che lo credeva morto. La sua storia ha fatto il giro del mondo, commuovendo milioni di persone. Tra queste, anche i calciatori portoghesi, che hanno deciso di adottarlo a distanza e di pagare le sue spese mediche e scolastiche. Inoltre, lo hanno invitato a visitare il Portogallo e a conoscere i suoi idoli, tra cui Cristiano Ronaldo. Martunis ha realizzato il suo sogno di diventare un calciatore e ha giocato nelle giovanili dello Sporting Lisbona, la squadra di Ronaldo.
Martunis è un esempio di forza, coraggio e speranza. La sua storia dimostra che anche nei momenti più bui e difficili, si può trovare la luce e il sorriso. Martunis è un simbolo di resilienza e di solidarietà, che ha commosso e ispirato il mondo intero.