Gaza è un cumulo di macerie. Come Aleppo dopo la rivolta contro il regime del presidente Bashar al-Assad, epigone salito al potere con la morte del padre. Ad Aleppo, la città dei civili trasformati in martiri, tutti hanno lasciato un attentato, un missile, una strage: hezbollah, consiglieri Iraniani, russi, milizie sciite pachistane, irachene, yemenite e afghane. Tutto il mondo "è inorridito" e la foto del papà che teneva fra le braccia il figlio maciullato è diventata il simbolo di una carneficina, immaginata da élite che con quel popolo ribellatosi solo per fame nulla, ma proprio nulla, hanno a che fare.
Gaza è un cumulo di macerie e persino Putin, quello che ha preso a cannonate di carro armato i civili ucraini che scappavano in bicicletta, ha detto, parlando alla nazione, che la situazione è insostenibile. Lui, che rade al suolo scuole, teatri rifugio e bombarda mercati affollati. Ma, proprio per allontanare da sè il senso del ridicolo, ha tenuto a sottolineare la "diversità" tra il conflitto a Gaza e la guerra nel cuore dell'Europa: se sono veri i numeri che circolano, tra civili e soldati in Ucraina siamo a un bilancio di 600mila morti.
Gaza è un fantasma e Biden ha ingaggiato uno scambio di stilettate con Netanyahu. Il presidente americano sostiene che Israele sta esagerando e che presto perderà il sostegno internazionale. Il primo ministro Netanyahu, contrarissimo alla soluzione due terre due stati, si è girato dall'altra parte, pensando alla sua prossima campagna elettorale: l'uomo duro e puro che non si lascia condizionare da nessuno. Continua a bombardare e adesso ha iniziato ad allagare i tunnel scavati da Hamas.
Israele la guerra l'ha già persa. Se sei costretto a radere al suolo un posto per conquistarlo mostri lo stesso disprezzo per i civili dei terroristi di Hamas, che mutilavano i seni delle donne israeliane mentre le violentavano e sgozzavano i neonati nelle loro culle. La guerra è persa perché l'esercito tra i più addestrati al mondo non viene a capo del reticolo di tunnel e nessun ostaggio è stato liberato dopo tanta distruzione. Significa che non hai intelligence. Vuol dire che i combattimenti "casa per casa" ti spaventano. È quando le bare con i giovani soldati morti escono dai C130 che il filo s'interrompe e tutto ti travolge, come in Corea, Vietnam, Iraq, Afganistan.
Anche per Gaza il mondo sta inorridendo. Altri padri prendono tra le braccia i figli maciullati. Ma il dolore, quello sì, resta a casa loro.