Hawaii, l'Immortale ha 160 anni ed è alto 20 metri: rinato dalle sue ceneri

È l'albero più grande di tutti gli Stati Uniti: germogli dove prima era carbonizzato

hawaii l immortale ha 160 anni ed e alto 20 metri rinato dalle sue ceneri

Sembra una storia presa da Game of Thrones. Il suo è come il potere di Daenerys Targaryen, regina biondissima, l'unica che rinasce più potente dalle proprie ceneri. Ma dalle Hawaii arriva una storia vera e altrettanto straordinaria.

Già di suo è imponente, non a caso è l'albero più grande di tutti gli Stati Uniti. Ma la gente del posto ora sa perché è riuscito a sopravvivere 160 anni. Lo chiamano l'Immortale. E la sua è una miracolosa storia di resilienza e speranza che arriva da Lahaina, Hawaii.

L'iconico Ficus benghalensis, affettuosamente conosciuto come il fico baniano, ha superato un devastante incendio ed è emerso con segni di vita, dimostrando la straordinaria forza della natura.

Questo straordinario albero è stato piantato nel 1873, rappresentando un tributo vivente a una missione protestante avvenuta mezzo secolo prima a Lahaina. Nel corso degli anni, è cresciuto diventando il più grande del suo genere negli Stati Uniti, raggiungendo altezze di quasi venti metri ed è diventato un punto di riferimento prezioso per la comunità locale.

Quando, settimane fa, un incendio ha devastato tutta la zona, si è temuto il peggio: il tronco dell'albero si presentava carbonizzato e la sua chioma, maestosa e rigogliosa, ridotta in cenere. La preoccupazione immediata era se questo albero storico potesse sopravvivere.

Sorprendentemente, quando gli arboricoltori e i forestali hanno visitato il sito circa una settimana dopo l'incendio, hanno trovato segni di vita. Il terreno ospitava ancora microrganismi viventi, e c'erano segni di crescita delle radici e di tessuto verde all'interno del tronco, nonostante i danni estesi.

"L'albero era tecnicamente in uno stato di grande shock ma era ancora vivo", ha notato uno degli arboricoltori.

Quello che è seguito è stato un notevole sforzo comunitario per salvare questo iconico albero. Gli appaltatori e le aziende di costruzioni si sono mobilitati per consegnare ogni giorno da 5.000 a 10.000 galloni d'acqua all'albero, inzuppando il terreno nel tentativo di curare le radici. Il passo successivo è stato bagnare la vegetazione e l'area circostante con una miscela liquida, che include letame di vermi, minerali marini e alghe per accelerare l'assorbimento di nutrienti e minerali da parte dell'albero. Al terzo trattamento, il miracolo: sono iniziati a comparire nuovi germogli.

Steve Nimz, un arboricoltore volontario che ha contribuito al ripristino del fico baniano, si mostra ottimista, poiché gli alberi si sono adattati da sempre a condizioni estreme come uragani, tempeste ed incendi.

"Non è la prima volta che affrontano situazioni del genere durante i milioni di anni in cui sono esistiti, quindi si adattano. Ma il fatto che spuntino nuove foglie non significa necessariamente che l'albero ce la farà completamente: è un importante segnale che si sta muovendo nella giusta direzione", ha detto Nimz.

"In fin dei conti, sarà l'albero a comunicarci come sta", ha aggiunto. "E noi lo ascolteremo".