Il candidato alla presidenza dell'Ecuador, Fernando Vilaviciencio, è stato assassinato nella notte al termine di un evento elettorale.
Giornalista e politico, Villaviciencio è stato attaccato con armi da fuoco da persone all'uscia di una scuola in un quartiere settentrionale della capitale, Quito. Diversi video comparsi in rete ritraggono l'uomo nel momento in cui saluta la gente accorsa all'evento e finisce in una raffica di colpi d'arma da fuoco al momento in cui sale su un'automobile grigia. Villaviciencio, riferiscono fonti del suo staff, è morto pochi durante il trasferimento all'ospedale Clinica de la Mujer.
Villaviciencio era noto per le numerose denunce di malaffare, soprattutto - ma non solo -, nei confronti di funzionari del governo dell'ex presidente, Rafael Correa. Tra i casi da lui sollevati durante il biennio da parlamentare (2021-2023), quello con maggiore eco e' legato al presunto schema di corruzione nel cosiddetto caso "Petrochina".
Tramite la compagnia energetica nazionale Petroecuador, di cui Villaviciencio e' stato sindacalista all'inizio della sua vita pubblica, Quito aveva firmato contratti con Pechino per avere denaro in cambio della concessione del greggio (e con tassi di interesse vicini al 7 per cento), da raffinare presso stabilimenti in Cina. Le indagini, comprese quelle compiute dalla giustizia statunitense, hanno rivelato che il petrolio non sarebbe pero' arrivato direttamente ai cinesi, ma ad altre imprese asiatiche le quali, a loro volta, lo giravano a raffinerie nella costa occidentale degli Usa. Il greggio pesante ecuadoriano sarebbe inoltre divenuto ancora piu' appetibile viste le restrizioni imposte proprio dagli Usa a quello del Venezuela. Le operazioni denunciate avrebbero causato la perdita di 3,6 dollari per ogni barile di petrolio venduto, finendo per sottrarre circa cinque miliardi di dollari all'erario ecuadoriano, secondo Villaviciencio.
Diversi candidati alla presidenza dell'Ecuador hanno deciso di sospendere oggi le rispettive attivita' di campagna elettorale a seguito della morte del collega candidato Fernando Villavicencio.
Tra questi c'e' Yaku Perez, rappresentante del movimento indigeno che guida una coalizione di diversi partiti di sinistra, che ha invitato "tutti i candidati ad ammainare le bandiere politiche e a stringere un patto sociale per la sicurezza". Dall'altra parte, l'uomo d'affari Jan Topic ha annunciato la "sospensione momentanea delle attivita'" di fronte al "tragico omicidio" di Villavicencio. Lo stesso ha fatto la candidata Luisa Gonzalez, vicina all'ex presidente Rafael Correa. "Questo atto ci riguarda tutti", ha detto. Infine, a sospendere la campagna elettorale e' stato anche Bolivar Armijos del movimento Amigo, annunciandolo sul suo profilo sul social network X, precedentemente noto come Twitter.
Attacchi di droni su Mosca
Funzionari russi hanno riferito di aver intercettato almeno 12 droni diretti a Mosca nelle ultime tre settimane, di cui due durante la notte di martedì, suggerendo che tali attacchi stanno ora portando la guerra nella capitale russa quasi quotidianamente. Non tutti i droni sembrano essere stati intercettati: la scorsa settimana, un edificio governativo nel centro di Mosca è stato colpito due volte in 48 ore.
Le affermazioni non possono essere verificate in modo indipendente. Ma i funzionari ucraini hanno riconosciuto che alcuni attacchi sono stati orchestrati da Kiev, rendendo sempre più chiaro che non permetteranno che la guerra si limiti al proprio territorio.
Mentre le autorità russe hanno in gran parte cercato di minimizzare i rischi di attacchi di droni, Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha parlato la scorsa settimana di "una chiara minaccia", aggiungendo che "si stanno prendendo misure" per rafforzare le difese intorno alla capitale.
Contesto: dall'inizio di maggio, il ministero della Difesa russo ha segnalato almeno 28 attacchi di droni sul suolo russo. Gli assalti sono penetrati in profondità nel territorio russo e sono stati mirati a obiettivi simbolici e militari, compreso l'attacco vicino al Cremlino.
Ripercussioni: le onde d'urto di un attacco di droni lungo il fiume Danubio la scorsa settimana, a pochi metri dall'Ucraina, hanno frantumato finestre a Plauru , un villaggio rumeno con solo una dozzina di case in rovina.
Brasile-Bolivia: Lula incontra Arce, focus su rilancio relazioni bilaterali
Il presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, ha incontrato l'omologo della Bolivia, Luis Arce. Lo riferisce la presidenza brasiliana evidenziando che il vertice e' avvenuto a margine dei lavori dell'Assemblea dell'Organizzazione del Trattato di cooperazione amazzonica (Acto), conclusosi ieri a Belem, nello stato di Para'.
"Durante l'incontro - riferisce la nota - i presidenti Lula e Arce hanno discusso i modi per espandere la cooperazione tra i due Paesi in aree che vanno oltre l'ambiente, come lo sviluppo regionale, l'industrializzazione, l'integrazione dell'energia e dei trasporti e la lotta alla criminalita' organizzata". Durante l'incontro con il presidente Lula "abbiamo compiuto progressi su un'ampia agenda bilaterale che comprende il commercio, le politiche energetiche legate al gas e all'elettricita', l'integrazione bilaterale, lotta al contrabbando e la sicurezza delle frontiere", ha affermato il presidente boliviano su Twitter.
La Bolivia e' il Paese con il confine terrestre piu' lungo con il Brasile, circa 3.400 chilometri. Le due nazioni mantengono un'importante partnership regionale, anche in ambito commerciale: il Brasile e' il Paese che piu' importa prodotti boliviani (soprattutto gas naturale) e il secondo che piu' esporta in Bolivia (prodotti industrializzati). Nel 2022, il commercio tra i due Paesi e' ammontato ad oltre 3,6 miliardi di dollari..
Biden ordina il divieto degli investimenti statunitensi nella tecnologia cinese
Il presidente Biden ha firmato ieri un ordine esecutivo che vieta gli investimenti americani nelle industrie tecnologiche chiave che potrebbero essere utilizzate per migliorare le capacità militari di Pechino. L'ordine vieterà alle società di capitale di rischio e di private equity di pompare denaro negli sforzi cinesi per sviluppare semiconduttori e altre tecnologie sensibili.
Funzionari dell'amministrazione hanno sottolineato che la mossa è stata studiata per salvaguardare la sicurezza nazionale, ma è probabile che la Cina la veda come parte di una campagna più ampia per contenere la sua ascesa. Arriva forse nel momento più difficile delle relazioni USA-Cina da quando il presidente Richard Nixon e il segretario di Stato Henry Kissinger hanno aperto un dialogo con Pechino nei primi anni '70.
Economia cinese: a luglio i prezzi al consumo sono scesi per la prima volta in più di due anni, alimentando i timori di deflazione nella seconda economia mondiale.