Kiev ancora sotto attacco. Nella notte nella capitale ucraina sono state attivate le sirene di allarme aereo, poi i residenti hanno avvertito alcune esplosioni. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, sul suo canale Telegram, ha riferito di “diverse esplosioni” nel distretto di Shevchenkivskyi, dove un attacco missilistico avrebbe colpito un edificio residenziale. Per Klitschko ci sarebbero “persone sotto le macerie” mentre alcuni residenti sarebbero stati evacuati e due feriti sarebbero stati ricoverati in ospedale. I soccorritori del Servizio statale ucraino per le emergenze, intervenuti sul posto, hanno fatto sapere che ad essere colpito è stato un edificio residenziale di nove piani. La guerra continua ormai da 123 giorni. Ieri “45 missili russi nella notte e nella mattinata” hanno colpito il paese, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale. “Non è solo la distruzione della nostra infrastruttura, è anche una pressione molto cinica e calcolata sulle emozioni del nostro popolo”, ha evidenziato.
Per Zelensky “nessun missile russo, nessun attacco può spezzare il morale degli ucraini. E ciascuno dei loro missili – ha aggiunto – è un argomento nei nostri negoziati con i partner”. Poi il leader ucraino ha assicurato: “Tutte le nostre città, Severodonetsk, Donetsk, Luhansk, restituiremo tutto. Ogni settimana andiamo a Kherson. Melitopol, Berdyansk, Enerhodar e Mariupol non sono state mai dimenticate. E tutte le altre città dell’Ucraina che sono temporaneamente occupate saranno soltanto ucraine”, ha affermato. Nelle scorse ore era arrivata la notizia secondo cui la città di Severodonetsk, nel Lugansk, sarebbe ormai tutta in mani russe, dopo il ritiro delle truppe di Kiev. Per l’intelligence britannica “la maggior parte delle forze ucraine si è probabilmente ritirata dalle restanti posizioni difensive nella città di Severdonetsk”.
Secondo l’intelligence di Londra, “la cattura della città da parte della Russia è un risultato significativo” per l’obiettivo di Mosca relativo all’offensiva nel Donbass. “L’insediamento – si legge nell’ultimo aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito – era un importante centro industriale e occupa una posizione strategica sul fiume Siverskyi Donets. Tuttavia – prosegue il bollettino -, è solo uno dei numerosi obiettivi impegnativi che la Russia dovrà raggiungere per occupare l’intera regione del Donbass. Questi includono l’avanzata sul centro principale di Kramatorsk e la messa in sicurezza delle principali rotte di rifornimento verso la città di Donetsk”.
(ITALPRESS).