Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a causa del conflitto, il prossimo "sarà sicuramente l'inverno più difficile di tutti gli anni dell'indipendenza". Anche per questo, in un momento così complesso, Kiev ha deciso di sospendere le esportazioni di gas e carbone. "In questo momento - ha detto Zelensky in un videomessaggio -, non venderemo il nostro gas e il carbone all'estero. Tutta la produzione nazionale sarà indirizzata ai bisogni interni dei nostri cittadini. Allo stesso tempo - ha aggiunto -, stiamo facendo tutto il possibile per aumentare le nostre capacità di esportazione di elettricità". Zelensky, tornando a parlare della domanda di adesione all'Unione europea e dello status di candidato per il suo paese, ha riferito di avere avuto un incontro con i rappresentanti dell'Ue e con i singoli stati membri e che il lavoro continua con l'obiettivo di "giungere a una decisione storica significativa già a giugno".
La guerra, però, sul campo prosegue e si registrano ancora perdite. Secondo Zelensky "più di 31.000 militari russi sono già morti in Ucraina. Dal 24 febbraio - ha continuato - la Russia paga quasi 300 vite al giorno per una guerra del tutto inutile contro l'Ucraina. E comunque verrà il giorno - ha evidenziato - in cui il numero delle perdite, anche per la Russia, supererà il limite consentito". Poi il leader ucraino ha annunciato: "La prossima settimana è previsto il lancio di uno speciale 'Libro dei carneficì, un sistema informativo che raccoglie dati confermati sui criminali di guerra".
Al fronte, intanto, la battaglia continua, soprattutto nel Donbass. Secondo quanto riporta la Cnn, che fa riferimento a immagini satellitari, gli attacchi hanno colpito almeno due ospedali nelle città ucraine di Severodonetsk e Rubizhne. In particolare, nel centro di Severodonetsk, sarebbero stati distrutti alcuni edifici di un complesso ospedaliero dove sul tetto era dipinta una grande croce rossa. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, i soldati di Kiev "stanno contenendo con successo l'assalto nella città di Severodonetsk e le ostilità continuano". (Italpress)