Il 27 marzo 2021 alle 20,30 locali, 192 Paesi in tutto il mondo hanno partecipato alla 13esima edizione di Earth Hour, la più grande mobilitazione globale del Wwf per il Clima, che invita a spegnere le luci per un’ora come gesto simbolico per contrastare la crisi climatica. Solo in Italia ben 315 comuni hanno spento le luci dei loro monumenti, mentre sui canali social del Wwf andava in onda una maratona con contributi di artisti. “Il successo di Earth Hour mi emoziona ogni anno. Ogni volta che siamo sul punto di pensare che le cose non cambieranno poi molto, Earth Hour ci dimostra l’enorme peso del desiderio comune di fare qualcosa per il Pianeta”, ha affermato Marco Lambertini, Direttore Generale del Wwf International.
Leader e figure di spicco a livello globale hanno supportato l’Earth Hour. Seppur con limitato accesso e possibilità di aggregazione, molti monumenti iconici nel mondo hanno spento le loro luci alle ore 20.30 locali: l’Olympic Bird’s Nest Stadium a Beijing, le Petronas Towers a Kuala Lumpur, il London Eye, la Torre Eiffel, lo Skytree di Tokyo, il Cremlino, il Victoria Harbour di Hong Kong, la Porta di Brandeburgo a Berlino, la Basilica di San Pietro e il Colosseo a Roma, il palazzo della regina Rova di Antananarivo in Madagascar, l’Acropoli di Atene, l’UAP-Old Mutual Towers a Nairobi, il Sydney Opera House, le Cascate del Niagara, il grattacielo Taipei 101 e i meravigliosi giardini sulla baia di Singapore. In Italia 315 comuni hanno spento monumenti o edifici pubblici rappresentativi, tra cui lo spegnimento a Roma del Colosseo, del Palazzo Senatorio e della Basilica di San Pietro, a Verona della millenaria Arena, a Firenze di Palazzo Vecchio, Torre Arnolfo, Ponte Vecchio e Santa Maria del Fiore, a Bari delle Lanterne del Lungomare N. Sauro, la Torre dell’Orologio, la facciata del Palazzo Istituzionale della città metropolitana, a Caserta della Reggia ed ancora, Bologna, Trieste, Venezia, Pescara, Cagliari, Napoli e altre province.
(ITALPRESS).