Coronavirus: l'andamento della campagna vaccinale nel mondo

Bene Regno Unito, in un giorno quasi 3milioni di somministrazioni negli Stati Uniti

coronavirus l andamento della campagna vaccinale nel mondo

Mentre in Italia crescono le preoccupazioni sulla crescita della curva del contagio, la campagna di vaccinazione prosegue. In Italia e' stata superata la soglia delle 5 milioni di somministrazioni (5,3 milioni), mentre le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 1,6 milioni, pari al 2,6% della popolazione. E' stato superato anche il milioni di somministrazioni tra gli over 80 (ma il dato potrebbe includere anche le seconde dosi), la fascia d'eta' in cui sono morte piu' persone a causa del Coronavirus, su un totale di 4,4 milioni di persone. Le regioni stanno andando in ordine sparso, sia per categorie vaccinate che per utilizzo dei tre vaccini a disposizione. Pfizer e' quello che viene maggiormente utilizzato, mentre Moderna e AstraZeneca non superano il 30% di utilizzo rispetto a quanto consegnato.

Giovedi' l'Agenzia europea del farmaco (EMA) si riunisce per decidere se raccomandare o meno l'utilizzo del vaccino prodotto da Johnson & Johnson. Questo vaccino e' stato gia' autorizzato dall'FDA statunitense (omologa dell'EMA) e potrebbe dare una svolta positiva alla campagna vaccinale in Italia e in UE. Johnson & Johnson ha messo a punto un vaccino che a differenza di quelli autorizzati sin qui, riesce ad essere efficace con una sola dose.
I test clinici hanno fatto rilevare un'efficacia media del 72% (data dalla diversa collocazione geografica dei test clinici) di prevenire sintomi lievi o moderati del Covid-19, che sale all'86% nella prevenzione dei sintomi piu' gravi della malattia. La Commissione Europea ha prenotato 200 milioni di dosi che verranno distribuite tra i Paesi membri in base alla popolazione come fatto con gli altri vaccini approvati.

Di conseguenza, all'Italia spetteranno 26,5 milioni di dosi, di cui 7,3 nel primo trimestre di utilizzo. In generale la media UE delle persone completamente vaccinate e' del 2,9%, mentre il 6,1% della popolazione totale (27,23 milioni di persone) ha ricevuto almeno una dose. Il Regno Unito continua a vedere gli effetti positivi della vaccinazione di massa. La scelta di puntare sulle prime dosi, per raggiungere quante piu' persone possibili e posticipando la seconda dose, potrebbe contribuire a far uscire il paese dall'emergenza prima degli altri. Al momento i numeri dicono che nelle fasce maggiormente coperte dalle vaccinazioni i ricoveri e le morti sono diminuiti parecchio rispetto alle altre fasce d'eta'. Il 32,1% della popolazione (21,8 milioni di persone) ha ricevuto almeno una dose di vaccino mentre solo l'1,6% ha ricevuto entrambe le dosi.

Il piano del governo britannico per uscire gradualmente dal lockdown in cui il paese si trova da dicembre iniziera' domani, con gli studenti di tutte le scuole che torneranno a fare lezione in presenza, mentre nelle universita' riprenderanno i corsi solo definiti "pratici". L'altro paese in cui si possono osservare effetti del vaccino e' Israele. I dati sembrano piu' consolidati per la grande quota della popolazione che ha ricevuto entrambe le dosi previste, il 42,9% (3,7 milioni di persone). Il Paese ha vaccinato per primi le persone nelle fasce d'eta' ritenute piu' a rischio, dai 60 anni in su. In questa fascia di eta' il numero di ospedalizzazioni e di casi positivi e' diminuito significativamente rispetto al picco di meta' gennaio e rispetto alle altre fasce di eta' meno coperte dalla campagna vaccinale.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato la riapertura dei ristoranti, dopo il ritorno delle lezioni nelle scuole.

Gli Stati Uniti hanno fatto registrare un record giornaliero di quasi 3 milioni di somministrazioni, che portano il totale delle persone vaccinate a quasi 30 milioni (l'8,9% della popolazione), con 57,3 milioni di persone (17,1% della popolazione) che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. Anche negli Stati Uniti si iniziano ad osservare i primi, probabili, effetti delle vaccinazioni. Un articolo del New York Times mostra che i nuovi casi e i decessi nelle case di cura sono diminuiti "drasticamente". Negli Stati Uniti la campagna di vaccinazione e' iniziata proprio da queste categorie, e al momento i dati dicono che i nuovi casi tra i residenti delle case di cura sono diminuiti di oltre l'80%, al doppio della velocita' con cui diminuiscono nella popolazione generale, mentre i decessi all'interno delle strutture sono diminuiti di oltre il 65%.
(ITALPRESS).