Pioli "Cadere non è un fallimento ma ora ripartiamo"

Dopo le due sconfitte con Spezia e Inter

pioli cadere non e un fallimento ma ora ripartiamo

"Abbiamo sbagliato nella poca intensità senza palla, soprattutto nella prima mezz'ora e nel subire il secondo gol. Ma non è un fallimento cadere in queste partite, un fallimento sarebbe stare fermi dopo la caduta e invece dobbiamo ripartire e giocare con più ritmo, più intensità, più qualità già dalla partita di domani". Stefano Pioli si aspetta una reazione del Milan già dal ritorno dei sedicesimi di Europa League, in programma domani a San Siro contro la Stella Rossa, dopo le due sconfitte con Spezia e Inter.

"C'è consapevolezza e maturità nel gruppo ed è quello che ci sta permettendo di avere questo percorso. Era giusto che domenica non ci fossero sorrisi ma c'è la voglia di ripartire dalle nostre certezze, dalle nostre convinzioni, e dimostrare che siamo una squadra che può giocare un ottimo calcio e fare risultati vincenti. Dobbiamo stare compatti e uniti, imparare anche da queste sconfitte che ci faranno crescere per il futuro. Il gruppo è determinato a tornare a giocare ai livelli a cui siamo abituati". Pioli ricorda che "mancano 90 giorni alla fine del campionato, voleranno via ma saranno determinati perchè sia una stagione positiva, molto positiva o eccezionale. E se saremo bravi, ne mancheranno 93 visto che il 26 maggio c'è la finale di Europa League. Questa squadra non si demoralizza con due risultati negativi".

L'Europa League resta dunque un obiettivo ("abbiamo qualità, risorse e giocatori per tenere alto il livello giocando ogni tre giorni") e per quanto riguarda le polemiche sulla presenza di Ibrahimovic a Sanremo, "salterà un paio di allenamenti ma sarà a disposizione per le partite. Se c'è una persona, un campione in grado di reggere questo tipo di pressione, quello è assolutamente lui. Anzi, credo che da queste pressioni tragga più convinzione e motivazione per aiutare la squadra". (Italpress)