Rugby, i campionati ripartiranno il 7 marzo

La Federazione prova a salvare la stagione

rugby i campionati ripartiranno il 7 marzo

Dopo tanta attesa è finalmente arrivata la decisione sui campionati. La Fir, riunitasi in videoconferenza, ha deciso le novità per salvare al stagione. Non si partirà il 24 gennaio “in considerazione del protrarsi dell’emergenza pandemica e nell’intento di garantire la piena tutela e sostenibilità di tutte le componenti del movimento, in coerenza con la linea adottata dal Consiglio sin dalle prime fasi della pandemia da Covid-19 in Italia”. 

Dopo la nuova mappatura delle attività rugbistica di interesse nazionale pubblicata dal CONI i tornei di Serie A Maschile e Serie A Femminile, la Serie B, la Serie C Girone 1, la Coppa Italia Femminile, il Campionato Italiano U18 Girone 1 e Girone 2 ed il Campionato U16 vanno ad aggiungersi alle competizioni delle Squadre Nazionali e delle Franchigie di Guinness PRO14 ed al Campionato Italiano Peroni TOP 10, la cui stagione 2020/21 è già regolarmente avviata.

“La scelta del sette marzo per la ripresa dell’attività di interesse nazionale –ha spiegato il presidente Gavazzi- a quasi un anno dalla sospensione definitiva della stagione 2019/2020, è un forte segnale di fiducia in una positiva evoluzione del contesto storico che il Consiglio ha voluto lanciare al movimento a pochi giorni dall’inizio delle festività natalizie. La sicurezza dei nostri tesserati è stata tenuta in massima considerazione nel processo di pianificazione del ritorno in campo e riteniamo che - se l’evoluzione della pandemia e le disposizioni governative lo consentiranno - il mese di febbraio debba essere funzionale alla ripresa graduale dell’abitudine al contatto, condizione imprescindibile per un ritorno al Gioco che tenga la tutela della salute di giocatrici e giocatori, tesserate e tesserati nella più alta considerazione, mantenendo al contempo vitale e connesso il tessuto di ogni singola Società. Un principio, quest’ultimo, che ha guidato la revisione delle formule delle nostre competizioni, consentendo ai Club di pianificare il proprio ritorno al rugby giocato e di comunità senza pressioni e all’insegna della partecipazione”.