Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre di Italia Viva dal governo: finisce il governo Conte.
Si apre una crisi di governo, che deve essere ancora formalizzata. Si apre in modo inatteso, quando sembravano esserci tutte le condizioni per siglare la pace. Ieri sera aprendo il Consiglio dei ministri, il premier Conte annuncia di aver informato il Quirinale e accettato il passo indietro di Teresa Bellanova ed Elena BonettI: parla di "grave responsabilità" e "notevole danno al Paese".
Conte afferma di aver cercato "fino all'ultimo utile" il dialogo. Chiama la sua squadra a testimone e dal Consiglio dei Ministri arrivano i tweet all'unisono dei ministri M5s, Pd e Leu.
Il premier, nel primo Consiglio dei ministri senza Italia Viva, non fornisce alcun cenno di dietrofront, tratta Matteo Renzi da avversario, si presenta ai ministri tranquillo e deciso ad andare avanti. Nella giornata di oggi Pd e M5s riuniranno i loro vertici per valutare la crisi, consapevoli che in maggioranza c'è chi, come una parte dei Dem, ha ancora dubbi sull'ipotesi di sostituire Iv con un gruppo di "responsabili".
Il gruppo di Iv vive le ore del post-strappo con prudenza: nessuna rivolta interna viene registrata nella riunione serale dei parlamentari con Renzi. Si attendono le mosse del premier, ma si discute anche di uno scenario di una soluzione rapida della crisi in maggioranza come se il Conte ter non fosse ancora un'opzione archiviata: sedersi a un tavolo sarebbe possibile.