Governo, Renzi annuncia dimissioni ministre, si apre la crisi

Conferenza stampa del leader di Italia Viva alla Camera: "Il Re è nudo, violate le regole"

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E ora il voto? Renzi: non credo, si voterà nel 2023

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha annunciato in conferenza stampa le dimissioni delle ministre Bellanova e Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto dalla squadra di Governo aprendo formalmente la crisi. 

La mossa di Italia Viva costringe il presidente del Consiglio a rassegnare le dimissioni al Quirinale e avvia l'iter costituzionale della crisi. Nonostante le dimissioni annunciate delle ministre renziane gia' al termine del tesissimo Consiglio dei Ministri di ieri notte, nelle ore precedenti la conferenza stampa di Renzi, un intervento di Beppe Grillo che perorava l'unita' di tutte le forze politiche per un governo di unita' nazionale e soprattutto il colloquio pomeridiano al Quirinale, richiesto dal premier al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le successive dichiarazioni distensive e concilianti di Conte, si sperava in una evoluzione delle trattative per scongiurare il corto circuito politico in atto. ma così non è stato. 

"Le ministre che si dimettono fanno un gesto enorme. Fare gli scatoloni non è semplice. Serve rispetto per questo, altro che perdere la faccia". E ancora: Il governo Conte "ha creato un vulnus alle regole del gioco. Chiediamo di rispettare le regole democratiche .

"La democrazia ha delle forme e se le forme non vengono rispettate, allora qualcuno deve avere il coraggio anche per gli altri per dire che il Re è nudo" aggiunge l'ex premier "Questo significa - dice poi - che l'abitudine di governare con i decreti legge che si trasformano in altri decreti legge, l'utilizzo dei messaggi a reti unificate, la spettacolarizzazione della liberazione dei nostri connazionali, rappresentano per noi un vulnus alle regole del gioco".

Ora il voto? "Non credo al voto perché ci sono le condizioni in Parlamento per non andare al voto. Il punto vero non è questo: in Italia si voterà nel 2023, fino a quel momento ci dobbiamo preoccupare a come creare posti di lavoro e ai giovani" ha detto il leader di Italia Viva.

Ribaltone e governo con la destra? "Non c'e' ipotesi di un nostro governo che ribalti e si butti con un accordo sulla destra. Non abbiamo mai fatto un governo con Salvini e non e' questo il momento per iniziare".

Con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aggiunge “"Non ci sono stati contatti” ma lo sbocco della crisi tocca al premier. "Tocca al presidente del Consiglio, noi siamo pronti a discutere di tutto". Non abbiamo nessuna pregiudiziale ne' su formule ne' su nomi" risponde Renzi.

I responsabili. "E' evidente che non abbiamo il controllo: al Senato abbiamo 18 persone incredibilmente libere. Per quello che noi sappiamo o c'e' un progetto per un programma di fine legislatura, noi ci siamo. Se il tema e' se si formano i gruppi di responsabili, fai pure presidente. A me non risulta ci siano alcuni dei nostri ma non grido allo scandalo, penso sia un'occasione persa" aggiunge il leader di Iv. "I responsabili lii hanno cercati ma non li hanno trovati. Non e' detto che non li trovino domani. Ma se si vuole andare a un governo che si appoggia sui responsabili per noi e' legittimo. Rivendichiamo di non farne parte. Diciamo: not in my name".

L'appello di Mattarella. "L'appello di Mattarella e' stato uno dei piu' belli mai fatti ma costruire, lo sanno bene chi crede nella logica di grandi costruttori di cattedrali, non si fa sulla sabbia. Bisogna chiarire cosa si fa, non e' che ogni volta ci si rimette in gioco. Se invece non e' chiaro dove vogliamo arrivare non c'e' alcuna costruzione possibile. Prima di costruire vogliamo vedere il progetto".

Per il vicesegretario del Pd Andrea Orlando quello di Italia Viva è "Un grave errore fatto da pochi che pagheremo tutti".

A stretto giro arriva la risposta del ministro dimissionario Teresa Bellanova: "Grave errore? Assolutamente no. In queste settimane gli organi di informazione hanno scritto che non si puo' avere la crisi durante l'emergenza. Noi semplicemente ci siamo assunti la responsabilita' di chiuderla questa crisi".

Si dice preoccupato per i possibili scenari il ministro alle Politiche Europee Enzo Amendola (Pd): "Non lo nascondo, come Pd abbiamo sempre cercato di tenere la maggioranza coesa, anche l'appello di Conte di oggi va in questa direzione, prima dell'interesse di parte c'è l'interesse del Paese, siamo alle prese con la campagna di vaccinazione anti-Covid, dobbiamo affrontare una fase complicata" col virus che avanza. Quello di Iv "è un grave errore, aprire la crisi in questo passaggio apre a qualsiasi scenario, ma blocca il lavoro che si stava facendo".

Carelli (M5s): crisi assurda e ingiustificabile. "Abbiamo lavorato fino all'ultimo per evitare una crisi di governo ingiustificabile che gli italiani non capiranno, ma alla fine ha prevalso una scelta irresponsabile da parte di Italia Viva e del suo leader Matteo Renzi. Questa è una presa di posizione grave, strumentale, immotivata, che ricade violentemente sul Paese. È assurdo aprire una crisi di governo mentre gli italiani combattono contro la pandemia, che sta facendo ancora centinaia di morti e contro una crisi economica che richiede unità e tempestività nell'affrontarla"  dichiara Emilio Carelli, deputato del Movimento 5 Stelle.