" I numeri del lavoro sono positivi, "ma se entriamo nel dettaglio vediamo che per i giovani si fa troppo poco. E per questo in tanti scappano all'estero. Oltre a questo, l'Italia deve fare i conti col calo demografico, un problema enorme che arriva a mettere a rischio la tenuta del nostro sistema previdenziale".
Lo dice in un'intervista a La Stampa il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico. "Oggi i giovani - spiega - sanno che i loro salari dipendono dalla produttività, che aumenta se essi lavorano con la tecnologia. E quindi, giustamente sono alla ricerca di un lavoro migliore ed è quello che vogliamo anche noi per loro. Perché se il lavoro è di qualità ed è ben retribuito, a quel punto anche la pensione è migliore". Oggi i numeri ci dicono che siamo al 60,8% di tasso di occupazione, record storico - osserva -. Però nel 2019 la popolazione attiva in Italia era di 38,2 milioni mentre oggi è di 37,4 milioni, cioè abbiamo 800mila attivi in meno in 4 anni". Quindi, "questo 60,8% è un effetto puramente statistico. Certamente ci sono 35mila occupati in più, e va bene, ma ormai da vent'anni restiamo pur sempre intorno ai 23 milioni di occupati". Sebbene nel mercato del lavoro "siano state introdotte tante riforme, non siamo riusciti a creare più posti. E comunque, se anche creassi nuovi posti di lavoro, non vanno ai giovani". Se il nostro sistema "non produce posti di lavoro vuol dire che mancano gli investimenti sufficienti" e "soprattutto manca l'assorbimento di giovani e di donne. Il tasso di occupazione di queste ultime in alcune regioni del Sud raggiunge appena il 30%. E non a caso i giovani, anche laureati, vanno poi all'estero: negli ultimi trent'anni dal Mezzogiorno sono partiti un milione e mezzo di ragazzi". C'è "un problema di stipendi bassi che a sua volta determina pensioni troppo basse". La riflessione sulla settimana di quattro giorni "va fatta - sottolinea il presidente dell'Inps -. Nel momento in cui un lavoratore viene soddisfatto da condizioni di vita e di lavoro migliori e condizioni retributive più alte, aumenta il suo benessere, aumenta la sua efficienza e quindi crescono gli spazi per l'efficienza sul lavoro e aumenta anche per questa via la produttività".