Bankitalia, Visco: "Milano Hub è risposta a cyber risk"

Presentato il centro di innovazione per sostenere l'evoluzione digitale del mercato finanziario

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“Milano Hub mira a rappresentare il luogo fisico e virtuale in cui la Banca d’Italia assiste gli operatori per rispondere alle sfide della digitalizzazione e del cambiamento tecnologico, sostenendo progetti particolarmente innovativi che saranno scelti con criteri selettivi e trasparenti”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervenendo alla presentazione di Milano Hub, il centro di innovazione della Banca d’Italia per sostenere l’evoluzione digitale del mercato finanziario italiano tramite la presentazione di progetti innovativi che quest’anno si incentreranno sul tema “Il contributo dell’intelligenza artificiale nel migliorare l’offerta dei servizi bancari, finanziari e di pagamento alle imprese, alle famiglie e alla pubblica amministrazione, con particolare riguardo ai profili di inclusione finanziaria, efficace tutela del consumatore e sicurezza dei dati”.
La finestra temporale per presentare le prime proposte di progetto si aprirà il 27 settembre e si chiuderà il 29 ottobre 2021. “L’ingresso nel settore finanziario di nuovi operatori, come le fintech, le insurtech e le big tech aumenta il grado di competizione e il perimetro delle attività regolamentate” e in tal senso “la cooperazione e il dialogo tra tutti gli attori del mondo Fintech, autorità, accademia, intermediari, imprese, consumatori, pubblica amministrazione rappresentano il presupposto necessario affiche dalla transizione digitale tutti possano trarre vantaggio”, prosegue Visco.
Ecco allora che Milano Hub, può rappresentare secondo il governatore “un punto di raccordo delle sperimentazioni che le diverse funzioni della banca conducono o stanno avviando”.
“Il ricorso sempre maggiore alla tecnologia digitale produce benefici per i risparmiatori e può favorire l’inclusione – sottolinea Visco – allo stesso tempo introduce nuovi rischi e cresce la vulnerabilità. Oltre ai rischi informatici tradizionali in aumento, occorre prestare sempre più attenzione al cyber risk” che va gestito anche tramite “le linee guida elaborate dalle autorità nazionali ed europee”.
(ITALPRESS)