Corte dei conti, responsabilità collettiva per la ripresa

"Il quadro economico generale è pesantemente condizionato"

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"In questo momento occorre responsabilità collettiva, perchè tutti, indistintamente, siamo chiamati a dare il nostro apporto per arginare le conseguenze della pandemia e per consentire la ripresa economica". Lo ha detto il presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2021. Carlino ha poi evidenziato come "il quadro economico generale è pesantemente condizionato dall'evento pandemico, che continua ad assumere connotazioni gravi e che non appare ancora di rapida risoluzione.

Nondimeno, pur nella critica situazione economica, finanziaria e sociale, vanno colte le opportunità offerte dal nuovo Quadro finanziario pluriennale dell'UE 2021-2027 che, integrato dal Next Generation EU, costituisce il motore per rilanciare, nei prossimi anni, le economie dei Paesi membri", ma "le iniziative individuate potranno essere utilmente attuate nella consapevolezza che può esservi ripresa solo in presenza di trasparenza, legalità finanziaria e controlli che garantiscano la realizzazione dei programmi finanziati".

Il presidente della Corte ha inoltre messo in guardia dal "rischio che molti, per motivi criminosi, possano trarre vantaggio dalla pandemia. In tale ambito, è determinante il ruolo che la Corte dei conti svolgerà per il perseguimento degli obiettivi di prevenzione e repressione dei fenomeni di dispersione delle risorse pubbliche, che vanificano le politiche di bilancio e la possibilità di erogare servizi pubblici di qualità, con ulteriore aggravio per i cittadini e le imprese. La via della legalità finanziaria - ha spiegato - conduce infatti alla promozione dell'uguaglianza sostanziale e all'effettiva tutela dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione".

Il procuratore generale della Corte dei Conti, Angelo Canale, nel suo intervento, parlando del Recovery Plan, ha avvertito: "la fase della ripresa richiederà sforzi enormi e grande attenzione nell'impiego delle ingenti risorse del Next Generation EU: non un euro dovrà essere sprecato; non un euro dovrà finire nelle tasche dei profittatori, dei disonesti, dei criminali". (Italpress)