Nel 2019 spesa pensioni a 300,9 miliardi:75,1% sotto 1500 euro

Il 60,9% delle pensioni ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro

nel 2019 spesa pensioni a 300 9 miliardi 75 1 sotto 1500 euro

Le prestazioni del sistema pensionistico italiano vigenti al 31 dicembre 2019, secondo i dati Inps, sono 22.805.765, per un ammontare complessivo annuo di 300.907 milioni, che corrisponde a un importo medio per prestazione di 13.194 euro. Rispetto al 2018, il numero di prestazioni e' aumentato dello 0,1% e il corrispondente importo complessivo annuo e' aumentato del 2,6%. I beneficiari di prestazioni pensionistiche sono 16.035.165 (+0,2% rispetto al 2018); ognuno di loro percepisce in media 1,4 pensioni, anche di diverso tipo, secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Sebbene le donne rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52%), gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici: l'importo medio dei redditi percepiti dalle donne e' infatti inferiore rispetto a quello degli uomini del 28% (15.857 contro 21.906 euro). Le pensioni di tipo Ivs (invalidita', vecchiaia e anzianita'/anticipate, superstiti) sono il 77,6% del totale delle pensioni, di cui il 52,3% relativo alle pensioni di vecchiaia, il 4,9% a quelle di invalidita' e il 20,5% a quelle ai superstiti; le prestazioni di tipo indennitario si attestano al 3,1%, mentre quelle di tipo assistenziale sono pari al 19,3% del totale.Dall'analisi della distribuzione territoriale di pensioni e pensionati, si osserva che nelle regioni settentrionali si ha un maggior numero sia di pensioni sia di pensionati (rispettivamente il 47,5% e il 47,9% del totale). Gli importi medi delle pensioni sono piu' elevati al Nord rispetto al resto dell'Italia (+7 punti percentuali rispetto alla media nazionale). I beneficiari residenti nel Mezzogiorno presentano invece sia gli importi delle pensioni, sia i redditi pensionistici piu' bassi rispetto al totale nazionale. Analizzando la distribuzione dei pensionati per classe di eta', di ampiezza quinquennale tra i 65 e i 79 anni, si osserva che la classe piu' numerosa, sia per i maschi che per le femmine, e' quella degli ultraottantenni, con un rapporto di femminilita' pari al 159,2% per il numero di pensionati e al 77,5% per i redditi pensionistici. La classe dove si riscontra l'importo medio piu' elevato e', per entrambi i sessi, quella tra 65 e 69 anni. Dall'analisi delle pensioni per classe di importo, si osserva che 17,1 milioni delle pensioni (il 75,1% del totale) ha importi inferiori a 1.500 euro lordi mensili; circa la meta' di esse (8,5 milioni) ha importi compresi tra 500 e 1.000 euro mensili e rappresenta il 37,3% del numero totale delle pensioni.

Le pensioni fino a 500 euro sono 5,4 milioni e costituiscono il 23,7% del totale, mentre quelle tra 1.000 e 1.500 euro sono 3,2 milioni, pari al 14,2% del totale. I restanti 5,6 milioni di pensioni, pari al 24,9% del totale, superano i 1.500 euro lordi mensili. Dall'analisi delle differenze tra redditi maschili e femminili si osserva che le classi di reddito pensionistico oltre i 1.500 euro mensili sono popolate molto di piu' da maschi che da femmine; i pensionati rappresentano il 55,3% del totale dei maschi, mentre per le pensionate l'analoga quota scende al 33,7%.

Il 60,9% delle pensioni ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro e la spesa pensionistica sostenuta e' il 28,2% del totale. Per tutte le classi di importo superiore ai mille euro mensili, l'incidenza dei pensionati e' maggiore di quella delle pensioni. In particolare il 38,7% dei pensionati percepisce redditi pensionistici mensili compresi tra i 1.000 e i 2.000 euro, mentre nella stessa classe ricade solo il 24,6% delle pensioni. I pensionati che percepiscono piu' di 2.000 euro al mese rappresentano il 26,1% del totale e il 50,6% sulla spesa pensionistica complessiva, mentre nella stessa classe le pensioni sono il 14,5% e pesano per il 39,6% sulla spesa pensionistica complessiva. (ITALPRESS).