"Sono contento di ricevere questa grande onorificenza, perche' sono stato adottato da Bologna che mi ha sempre nutrito nello spirito e nell'anima". Questo pomeriggio Vasco Rossi ha ricevuto nella Sala Rossa del comune di Bologna il Nettuno d'Oro, la piu' alta onorificenza conferita dal sindaco del Comune di Bologna a partire dal 1974 a cittadini, istituzioni, aziende e associazioni che hanno onorato con la propria attivita' professionale e pubblica la citta' capoluogo dell'Emilia-Romagna.
"Bolognesi si nasce, ma non si diventa, perche'- ha scherzato il rocker- e' piu' facile diventare americano, sposando una americana, che bolognese". Ma a lasciare il segno in citta' ci e' riuscito. Il cantante, nato a Zocca nel 1952, ha spiegato di aver mosso i suoi primi passi da artista proprio a Bologna.
"A 16 anni studiavo all'Istituto Tanari della citta' e lí ho scoperto la mia vena artistica grazie al professor Farinelli. Erano anni di fermento in citta' e io ho iniziato a scrivere canzoni per divertimento. Poi il mio primo gruppo, il primo concerto in Piazza Maggiore: ho capito che volevo arrivare al cuore della gente. Io scrivo i miei problemi, i miei turbamenti ed ho poi capito che erano anche di altri; che c'era tanta gente come me". E cosi' che e' nata una star internazionale. "Bologna- si legge nelle motivazioni dell'onorificenza-lo accoglie, lo protegge e lo ispira. Le persone che qui incontra accenderanno l'ultima miccia, quella che fa prendere il volo, fa esplodere il talento".
Oggi Bologna ha voluto premiarlo riconoscendo un legame durato una vita. "Finalmente chiudiamo un cerchio. Sappiamo tutti che Vasco ha vissuto qui, ha studiato qui, ha cantato qui, ha prodotto qui - ha affermato il Sindaco Virginio Merola che ha consegnato il premio insieme all'assessore Matteo Lepore- e quindi riconosciamo quanto ha dato anche alla citta' di Bologna con la sua opera artistica, quanto ha dato con le sue canzoni e quanto ha dato con il suo modo di essere che a me piace molto. Anche se le tue canzoni sono diventate dei miti non ti ho mai visto attardarti sulla nostalgia e la malinconia. Ti ho sempre visto reattivo, al passo con i tempi e pronto a dire la tua anche con le tue canzoni".
La prossima sara' "Una canzone d'amore buttata via", il cui video e' stato registrato proprio in Piazza Maggiore e che sara' interpretata da Roberto Bolle l'1 gennaio 2021. "Sono certo che l'anno prossimo sara' l'anno della rinascita. Mi mancano molto i concerti perche'- ha detto Vasco- sono la mia vita. Ma a tutti dico che dobbiamo tenere duro". Lui un contributo al mondo della musica, in questo momento durissimo, lo sta dando. "Io e altri amici e colleghi abbiamo creato un fondo di solidarieta' e sostengo per aiutare quelli che lavorano nel mondo della musica e che non si vedono mai. E' un fondo privato, con il quale noi diamo protezione ai nostri, ma per il resto il governo dovra' fare lo stesso per tutti gli altri lavoratori". Dopo il conferimento del Nettuno d'Oro, Vasco Rossi ha lasciato la sua firma sul Libro d'Onore degli Ospiti illustri della citta'.
(ITALPRESS).