Uccide la moglie e la figlia, poi si spara: giallo sulla strage del casolare

La Procura sta tentando di ricostruire le motivazioni che hanno spinto l'uomo agli omicidi

uccide la moglie e la figlia poi si spara giallo sulla strage del casolare

A fare la tragica scoperta è stato il fidanzato della figlia, una donna di 39 anni.

Una mattina di fine estate si è trasformata in un incubo per la comunità di Fratticiola Selvatica, una piccola frazione di Perugia, quando la notizia di un macabro ritrovamento ha scosso l'intero paese. Tre membri della stessa famiglia sono stati trovati morti in un casolare. Padre, madre e figlia giacevano senza vita, mentre un fucile abbandonato vicino al corpo dell’uomo raccontava una storia che gli investigatori stanno cercando di decifrare.

Il ritrovamento e il dramma del fidanzato

A fare la tragica scoperta è stato il fidanzato della figlia, una donna di 39 anni. Preoccupato per il silenzio della compagna, che non rispondeva più ai messaggi e alle chiamate, il giovane ha deciso di recarsi personalmente presso l’abitazione della famiglia. Giunto sul posto, la scena che si è presentata davanti ai suoi occhi era agghiacciante: i corpi senza vita dei tre familiari giacevano nel giardino del casolare. Il giovane, sconvolto, ha subito chiamato le forze dell'ordine.

L'intervento delle forze dell'ordine e i primi riscontri

Sul luogo della tragedia sono intervenuti immediatamente gli agenti della Polizia di Stato di Perugia, insieme al personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica, coadiuvati da personale medico del 118 e dal medico legale. Dai primi rilievi effettuati, si è constatato che i tre decessi sembrano essere stati causati da colpi d’arma da fuoco. Accanto al corpo del padre, un uomo di 69 anni, è stato rinvenuto un fucile, un dettaglio che ha fatto emergere l'ipotesi di un possibile omicidio-suicidio. La madre, di 66 anni, e la figlia, di 39, non avevano segni evidenti di difesa, suggerendo che potrebbero essere state colte di sorpresa.

Un mondo di silenzi e ipotesi

La comunità è attonita, il silenzio tra le colline di Fratticiola Selvatica sembra più pesante che mai. Nessuno avrebbe mai immaginato un dramma simile in quel casolare apparentemente tranquillo. Si cerca di ricostruire il contesto familiare, le possibili tensioni o motivazioni che potrebbero aver portato a una simile tragedia. Al momento, tutte le piste sono aperte, dal gesto disperato di un padre in difficoltà a un gesto di follia scatenato da ragioni ancora ignote.

Il difficile lavoro degli inquirenti

Le indagini sono ora nelle mani della Procura della Repubblica di Perugia, che sta coordinando gli accertamenti. Il Pubblico Ministero è intervenuto personalmente sul posto per seguire da vicino le operazioni della Polizia Scientifica e del Gabinetto provinciale della Scientifica, che stanno lavorando senza sosta per raccogliere tutti gli elementi utili. Si analizzano le traiettorie dei proiettili, si cerca di comprendere il ruolo del fucile trovato, si indaga sui rapporti familiari e sulla storia dei tre protagonisti di questa drammatica vicenda.

Il dolore della comunità e le domande senza risposta

Nel frattempo, la comunità si stringe nel dolore. "Erano una famiglia tranquilla, non abbiamo mai sentito di litigi o problemi gravi", dicono i vicini, ancora increduli. La notizia ha fatto rapidamente il giro della regione, lasciando un vuoto e una serie di domande che attendono ancora una risposta. Cosa ha portato a questa tragedia? È stato un gesto premeditato, una decisione improvvisa o il risultato di una lunga escalation di tensioni?

Mentre gli inquirenti lavorano per risolvere il caso, resta il dolore per una famiglia spezzata e un fidanzato che ha vissuto una scoperta che lo segnerà per sempre. È il lato oscuro della cronaca, che ogni tanto ci riporta a storie di vite interrotte bruscamente, di silenzi che si trasformano in urla, e di verità che spesso restano nascoste, lasciando a noi il compito di ricostruirle pezzo per pezzo