"Caro Beppe, devo purtroppo rilevare che la tua nota del giorno 5 u.s. presenta gravi inesattezze ed evidenti distorsioni sul ruolo e sui poteri del Garante", esordisce cosi' la lettera con cui Giuseppe Conte ha replicato nei giorni scorsi alle obiezioni di Beppe Grillo. Al centro della missiva probabilmente il passaggio in cui il presidente M5s rileva che "nessuna preclusione puo' essere imposta al potere deliberativo dell'assemblea su nessuno dei temi sopra richiamati ne' tanto meno il tuo potere di veto, come pure scrivi, puo' estendersi genericamente anche a 'ulteriori temi che dovessero emergere e/o risultare all'esito della consultazione tra gli iscritti.
Temi 'alti' ai quali si aggiunge - ambedue le questioni erano gia' emerse ieri in forma ufficiosa - una considerazione piu' 'concreta', dove Conte ricorda che "queste esternazioni sono del tutto incompatibili con gli obblighi da te specificamente assunti nei confronti del Movimento con riferimento sia alla malleveria sia ai contratti di pubblicita' e comunicazione: cio' mi obbliga a valutare possibili iniziative dirette a sospendere l'esecuzione delle prestazioni a carico del Movimento derivanti dalla malleveria, e il recesso dai contratti di pubblicita' e comunicazione".
Conte nella lettera aggiunge anche il passaggio dello Statuto in cui si afferma che "l'Associazione riconosce a tutti gli Iscritti, in conformita' con le disposizioni della Carta dei Principi e dei Valori, del presente Statuto, dei Regolamenti e del Codice Etico ed in specie attraverso lo strumento della Rete, un effettivo ruolo di indirizzo e determinazione delle scelte fondamentali per l'attività politica dell'Associazione» (cosi' l'art. 2.2, lett. a), dello Statuto)". E ancora "quanto alla impossibilità di aprire un confronto deliberativo sui principi fondativi del Movimento cinque stelle, ti rammento - osserva - che nessuna norma statutaria è sottratta a possibili modifiche e/o revisioni da parte dell'assemblea; la stessa Carta dei principi e dei valori e' in astratto modificabile (art. 10, lett. h, dello Statuto); cosi' come e' prevista dallo statuto (art. 13, lett. a, dello Statuto) la possibilità di modificare il simbolo. Quanto al nome non esistono disposizioni specifiche che ne impediscono la modificazione, soggiacendo quindi una simile eventualita' alle ordinarie regole di revisione statutarie. Infine, la regola del limite del doppio mandato e' contenuta nel Codice Etico (in se' sottratto al tuo potere di interpretazione autentica), anche esso modificabile tramite consultazione in rete (art. 17, lett. a, dello Statuto)".
"In ultimo vorrei segnalarti che le tue reiterate esternazioni pubbliche stanno accreditando agli occhi della opinione pubblica una concezione 'dominicale' del Movimento, considerato che una singola persona, per quanto essa sia il meritevole 'fondatore', pretende di comprimere il confronto deliberativo all'interno dell'associazione, contrastando in modo plateale il valore fondamentale che ha ispirato la nascita e lo sviluppo del Movimento stesso: il principio democratico e della libera partecipazione dei cittadini ai processi decisionali", ammonisce Conte.
"Questa tua condotta, che sta alimentando il dibattito pubblico con connessi accenni a futuri contenzioni legali e a potenziali scissioni, rischia di appannare le energie e l'entusiasmo che questo processo costituente sta liberando, con il risultato di compromettere gli sforzi che una intera Comunita' sta portando avanti per rilanciare, con forza e decisione, l'azione politica del Movimento, coinvolgendo anche i simpatizzanti non ancora iscritti", avverte ancora il presidente M5s per poi aggiungere in un post scriptum: "Giro questa mia nota anche al Comitato di Garanzia, visto che un suo componente ti ha appena invitato pubblicamente a far pieno uso dei tuoi 'poteri' statutari".