Il vaccino non è la bacchetta magica, la campagna sta andando bene ma il virus corre e dobbiamo continuare ad essere prudenti. E' il monito del commissario all'emergenza Covid, Domenico Arcuri.
Nel corso della conferenza stampa Arcuri ha ricordato che "il virus continua ad avanzare se non a dilagare , in Europa c'e' un boom di contagi, dovunque si fa fatica a debellare la seconda ondata, da noi alla fine di novembre l'Rt era a 1,8, il 2 dicembre abbiamo inasprito le misure di contenimento chiedendo sacrifici agli italiani, cosi' prima di Natale quel numero si e' piu' che dimezzato, poi l'indice ha ricominciato a crescere e con esso cresce il numero dei contagiati, ricoverati, deceduti. Il virus e' ancora tra noi, cresce , anche se per fortuna la pressione sulle terapie intensive sta diminuendo".
In vista di un peggioramento il commissario ha rassicurato le Regioni: "Possiamo offrire ulteriori attrezzature, che sono pronte a partire se serviranno, dobbiamo continuare a tenere alto il livello di guardia, la partita e' ancora in corso - ha aggiunto - vaccini e vaccinati devono essere tanti, questo puo' accelerare l'uscita della pandemia".
La campagna vaccinale procede a pieno ritmo: "Siamo i primi in Europa, abbiamo utilizzato il 64% delle dosi distribuite, tutte le dosi arrivate sono state distribuite, tutte le dosi che arrivano sui territori vengono somministrate in un tempo breve e ringrazio tutte le regioni per lo sforzo di coordinamento che stiamo facendo".
Il commissario straordinario pero' avvisa: "Un segno di trionfalismo? No, siamo all'inizio di un lungo cammino, ma lo abbiamo iniziato nel migliore dei modi".
Per uscire da questo "incubo" per Arcuri ci vogliono tre componenti: "Quantita' sufficienti di dosi di vaccino, un piano complesso e articolato che permette di distribuire tutte le dosi nel minor tempo possibile, un insieme di donne e uomini per somministrare le dosi nel piu' breve tempo possibile. Abbiamo implementato il piano per la distribuzione, dobbiamo continuare a fare il tifo perche' Ema e Aifa possano approvare presto altri candidati vaccini e poi impegnarci a distribuirli e somministrarli rapidamente, contiamo di vaccinare 6 milioni di persone entro il primo trimestre dell'anno, abbiamo il dovere di essere pronti ad aumentare la forza distributiva e del sistema di somministrazione .
Non dobbiamo perdere neppure un'ora".
Arcuri ha poi annunciato che "tra pochissimo inizieremo la vaccinazione dei piu' fragili, in queste settimane molte categorie chiedono di essere vaccinate il prima possibile, ma il parlamento italiano ha approvato un piano di vaccinazione molto dettagliato con la gerarchia delle categorie, e' possibile, pero', che al crescere delle dosi a disposizione si possano anticipare le somministrazioni ad un numero crescente di queste categorie.
Per prepararci all'incremento delle dosi che puo' arrivare abbiamo messo in campo una serie di leve: abbiamo chiesto un sacrificio ulteriore alle strutture regionali sanitarie, chiediamo il coinvolgimento dei medici di base e piu' avanti coinvolgeremo anche i farmacisti. Continueremo a lavorare perche' ci sia la piu' ampia partecipazione alla vaccinazione, il vaccino non e' la bacchetta magica ma dobbiamo soprattutto continuare a essere prudenti".
Un'ultima battutta Arcuri la dedica alla crisi di governo usando un accostamento calcistico: "Tra 25 ore ci sara' il derby, spero che la Roma domani vinca, cosi' migliorera' il nostro umore, 25 ore non basteranno" per risolvere la crisi "ma spero che anche in quel caso il nostro umore continui ad essere postivo".