Vaccino, Ugl: «Dopo sanitari si vaccini personale scolastico»

«Non vi è traccia della necessaria sicurezza in ambito scolastico»

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«In una situazione complessivamente drammatica, in cui l'Esecutivo appare più preoccupato a evitare di formalizzare un'ormai evidente crisi in atto e scollamento dal Paese, la questione pandemia si avvita su se stessa con provvedimenti confusi ed effetti disastrosi. A tal proposito basta citare la situazione a cui si è stati costretti ad assistere ieri per le vaccinazioni del personale sanitario nel capoluogo campano». E' quanto si legge in una nota dell'UGL Scuola.
Per, il Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, «è incomprensibile come un momento di drammaticità per il Paese si sia trasformando in un sequel dagli aspetti tragicomici per colpa di una palese incompetenza. Non vi è, in tutto il periodo coronavirus, una linearità nelle decisioni e, soprattutto, mai si è stati coerenti con quanto affermato. La scuola è l'esempio più lampante e tragico. Tutti, nessun escluso, riconoscono l'importanza della didattica in presenza, ma le azioni assunte per garantire la sicurezza sono tutte di limitato rilievo e improntate su una dialettica sensazionalistica ma scarsa di significato pratico».

Per Ornella Cuzzupi, «della necessaria sicurezza nell'ambito scolastico non vi è traccia, tanto è che la maggior parte dei Presidenti di Regione ha ritenuto opportuno far ulteriormente slittare l'apertura scolastica in presenza. Sì, perché' pare che si voglia sottacere l'enorme lavoro fatto da tutto il personale scolastico per garantire la funzionalità della scuola anche con la didattica a distanza. Il Ministro continua invece ad affermare e a decantare situazioni che esistono solo nella sua fantasia, il mondo reale invece è ben diverso. Tra l'altro, in un'ottica di favorire la ripresa della scuola con gli alunni in classe, occorre - senza un attimo di ritardo - definire come dopo il personale sanitario vada prevista la vaccinazione volontaria del personale scolastico. Non è possibile - continua Cuzzupi - pensare che una volta entrati in classe il virus non si diffonda per disposizione divina».  (ITALPRESS).