Lidia Menapace, 96 anni, e' morta nella notte all'ospedale "San Maurizio" di Bolzano, dove era ricoverata da alcuni giorni dopo avere contratto il Covid-19.
Partigiana e voce storica del pacifismo e del femminismo, è stata anche senatrice nelle file di Rifondazione Comunista. In giovane età ha preso alla resistenza come staffetta partigiana e nel dopoguerra si è impegnata nei movimenti cattolici, in particolare con la Fuci.
Nel 1952 si era trasferita in Alto Adige e nel 1964 è stata quale candidata della democrazia cristiana, la prima donna eletta nel consiglio provinciale di Bolzano, insieme a Waltraud Gebert Deeg. In quella stessa legislatura fu anche la prima donna ad entrare nella giunta provinciale, come assessora effettiva per affari sociali e sanità.
Nel maggio 2005 venne eletta nel comitato etico di banca popolare etica in cui rimase per un anno, fino quando venne eletta poi senatrice. Nell'aprile 2011 entrò nel comitato nazionale dell'associazione partigiani d'Italia. Se ne va una delle voci più importanti del femminismo italiano.